Roccalumera, donna aggredita dal figlio si rifugia dai carabinieri: arrestato un 26enne
di Redazione | 09/02/2023 | CRONACA
di Redazione | 09/02/2023 | CRONACA
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L'Arma sottolinea l'importanza della denuncia
Si è presentata dai carabinieri di Roccalumera per chiedere aiuto nella notte tra martedì e mercoledì, visibilmente scossa, raccontando di essere stata violentemente aggredita dal figlio. I militari l’hanno accolta e tranquillizzata e poi fatta assistere dai sanitari del 118, che hanno provveduto a prestare le cure necessarie. Per il figlio, invece, poco dopo è scattato l’arresto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Gli immediati accertamenti hanno permesso ai carabinieri della Stazione di Roccalumera, ai comandi del maresciallo Domenico Musolino, di individuare i motivi della lite, verosimilmente riconducibili al rifiuto della donna, una 52enne, alla persistente richiesta di soldi avanzata dal figlio 26enne, disoccupato e in difficoltà economica, e di raccogliere le dichiarazioni della vittima, la quale ha affermato che il giovane aveva reagito violentemente nei suoi confronti colpendola ripetutamente con calci e pugni, sottraendole con violenza anche il telefono cellulare per evitare che chiamasse i soccorsi. Sulla scorta del grave quadro indiziario emerso dalle attività compiute dai militari dell’Arma, per il 26enne è scattato l’arresto in flagranza di reato e l’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Messina Gazzi. I carabinieri della Compagnia Messina Sud, guidati dal capitano Ettore Pagnano, ricordano come le denunce da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere rivestano una fondamentale importanza per le Forze dell’ordine, poiché portano ad un immediato intervento di tutela nei loro confronti. La tempestività della risposta della polizia giudiziaria in tale ambito è frutto di una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per poter fornire una tutela adeguata e quanto più rapidamente possibile alle vittime vulnerabili.