Ruba materiali a Giampilieri, arrestato a Roccalumera dopo un inseguimento
di Andrea Rifatto | 19/12/2017 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 19/12/2017 | CRONACA
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È finito in manette dopo un lungo inseguimento il 36enne di Messina arrestato sabato pomeriggio dai Carabinieri della Compagnia Messina Sud con le accuse di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca. L’uomo, Giacomo Panarello, già noto alle Forze dell’ordine, era stato sorpreso da un carabiniere libero dal servizio mentre si muoveva con fare sospetto all’interno di un deposito di materiali della stazione ferroviaria di Giampilieri Marina. Il militare, senza alcuna esitazione, aveva fatto irruzione nel magazzino, intimando l’alt al 36enne che per sfuggire al controllo aveva abbandonato un sacco di iuta colmo di materiale ferroso, raggiungendo un’utilitaria parcheggiata nelle vicinanze, con a bordo un complice, e fuggendo a forte velocità. L’allarme prontamente lanciato dal carabiniere e i precisi elementi raccolti sulla tipologia del mezzo e le caratteristiche dei due sospetti, hanno consentito alle numerose pattuglie della Compagnia Messina Sud, impegnate in servizi di controllo del territorio, particolarmente intensificati in occasione delle festività natalizie, di avviare tempestive e serrate ricerche. È così scattata una vera e propria caccia all’uomo, con posti di controllo nella zona sud di Messina e lungo la fascia jonica. Ricerche che si sono concluse dopo circa un’ora, quando due gazzelle dell’Arma, composte dai carabinieri delle Stazioni di Giampilieri e Roccalumera, hanno intercettato il mezzo e dopo un breve inseguimento lo hanno bloccato nei pressi del casello autostradale di Roccalumera. A fianco di Panarello, subito identificato dai militari, viaggiava una donna messinese di 22 anni. Nel corso della perquisizione effettuata sul veicolo i carabinieri hanno trovato nascosto sotto il sedile del conducente un coltello da macellaio. Giacomo Panarello è stato quindi arrestato e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Messina per essere giudicato con rito direttissimo mentre la donna dovrà rispondere a piede libero della sola accusa di furto aggravato in concorso.