S. Teresa. Aggredisce un uomo con un'accetta, 51enne arrestato per tentato omicidio
di Andrea Rifatto | 27/09/2016 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 27/09/2016 | CRONACA
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Una pattuglia sul posto e nel riquadro l'arrestato
Un uomo originario di Casalvecchio Siculo, Onofrio Lo Re, 51 anni, è stato arrestato questa mattina a S. Teresa di Riva dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di tentato omicidio e tentata estorsione. Intorno alle 9, è entrato in un panificio-focacceria sul lungomare nel quartiere Borgo Marino, i cui locali sono di proprietà dei genitori, brandendo un’accetta e inveendo contro il titolare dell’attività, un 41enne del posto, chiedendo un aumento in nero del canone di affitto. Il titolare ha cercato di calmarlo spiegando che ne avrebbe riparlato con i familiari dell’uomo ma visto che il 51enne non accennava a placarsi, ha preferito rifugiarsi in una stanza cercando di sfuggire alle ire dell’aggressore, che ha colpito con l’arma una porta in legno, danneggiandola, e ha sfondato anche una vetrata per cercare di raggiungere il gestore del locale, seminando il panico tra le inservienti che si trovavano in quel momento al lavoro, prima dell'intervento di un vicino di casa che ha cercato di placarlo. Il titolare ha subito avvisato i carabinieri e sul posto sono giunti in pochi minuti i militari della locale stazione, che si sono messi alla ricerca di Lo Re, nel frattempo fuggito tra i vicoli del quartiere, e una volta individuato sull'uscio di casa lo hanno bloccato senza lasciargli scampo, con l’ausilio dei colleghi delle stazioni di Sant'Alessio Siculo e Limina, giunti nel frattempo con altre due pattuglie sotto il coordinamento della Compagnia di Taormina. Al Borgo Marino è arrivato anche il comandante della stazione di S. Teresa, il maresciallo Maurizio La Monica, che dopo l’arresto ha condotto il 51enne, con precedenti alle spalle, in caserma, dove è stata raccolta la denuncia del titolare del panificio-focacceria e sono stati ascoltati alcuni testimoni, mentre l'accetta è stata posta sotto sequestro. Al termine delle attività, il magistrato di turno ha disposto per Lo Re gli arresti nella casa circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa del giudizio di convalida.