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S. Teresa di Riva. Denunciati i due autori di numerosi danneggiamenti di auto
12/01/2015 | CRONACA
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Il materiale sequestrato ai due
I carabinieri della stazione di Santa Teresa di Riva e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Taormina hanno denunciato in stato di libertà gli autori di decine di danneggiamenti di autovetture avvenuti nelle scorse settimane nei territori di S. Teresa di Riva e Furci Siculo. Sono stati deferiti alla Autorità giudiziaria M.G.F., messinese di 74 anni, residente a Bergamo, da alcuni mesi rientrato in Sicilia, e S.C.M., 41enne da sempre residente a S. Teresa di Riva e già noto alle Forze di polizia. L’accusa è di concorso in danneggiamento plurimo aggravato.
L ’attività criminale dei due uomini, che da mesi ormai avevano creato scompiglio nella popolazione di S. Teresa di Riva e Furci Siculo, si è conclusa nella notte tra sabato e domenica scorsa. Specializzati in danneggiamenti di autovetture, avevano messo a segno una lunga serie di reati, costringendo tanti automobilisti a mettere mano al portafogli per sostituire i pneumatici o riparare la carrozzeria. Nelle ultime settimane i carabinieri della stazione di S. Teresa di Riva, che ha competenza anche su Furci Siculo, avevano visto moltiplicarsi le segnalazioni per danneggiamenti alle autovetture. I malfattori, a qualsiasi ora del giorno e della notte, armati di punteruoli o forbici, foravano le gomme di autovetture o rigavano le fiancate senza seguire alcun filo logico. Alcune vittime avevano visto le ruote della propria auto squarciate in due o più occasioni. Una situazione inaccettabile per i tutori dell’ordine. Così la priorità per l’Arma è divenuta quella di individuare il malvivente o i malviventi. Nei primi giorni dell’anno i carabinieri della locale stazione hanno avviato una articolata attività investigativa. La Compagnia di Taormina ha integrato il dispositivo con autovetture di copertura e personale in borghese dislocato alla ricerca di informazioni utili. Carabinieri anche liberi dal servizio hanno fornito il loro apporto. Nel frattempo quelli di S. Teresa di Riva hanno raccolto le immagini di tutte le telecamere presenti nei due abitati che in qualche modo potevano svelare l’identità dei malviventi. Le difficoltà investigative riscontrate derivavano dall’assoluta assenza di un filo conduttore. Gli episodi risultavano tra loro scollegati e privi di ogni possibile disegno logico. Obiettivi scelti a caso, anche se alcune vetture colpite più volte rendevano l’analisi più complessa. Le indagini avviate a 360 gradi sono state poi indirizzate verso piste specifiche dalle immagini di alcune videocamere che hanno offerto nuovi ed importanti spunti investigativi. In alcuni fotogrammi si vedeva un uomo attempato che con grande disinvoltura si avvicinava ad una auto e forava la gomma anteriore sinistra, poi tutte le altre. Erano le otto di sera di un giorno di dicembre, poco prima di Natale. Le strade piene di gente non avevano fermato l’anonimo danneggiatore anche se le immagini ormai lo avevano incastrato. Si è proceduto dunque all’identificazione di tutti i soggetti che presentavano profili di compatibilità. Le immagini mostrate alle vittime ed ai cittadini di S. Teresa di Riva e Furci non hanno però consentito una identificazione anche perché, come si sarebbe poi accertato, l’uomo fino a qualche mese prima aveva risieduto nel nord Italia. La Compagnia di Taormina ha quindi esteso le ricerche anche alle Compagnie vicine, per creare una maggiore area di copertura, anche nell’eventualità che i malviventi provenissero dai vicini comuni dell’area a sud di Messina o forse della vicina provincia catanese. Anche in questo in senso non sono stati ottenuti risultati significativi.
La Compagnia carabinieri di Taormina, venerdì scorso, aveva anche messo in campo un imponente servizio coordinato composto da sei gazzelle dislocate nei territorio di S. Teresa e Furci. Altre macchine, prive di contrassegni identificativi nel frattempo stavano continuando la loro attività discreta. Proprio in uno di quei servizi, alcuni militari in borghese avevano visto due soggetti che con fare sospetto giravano nelle vie di S. Teresa. Uno dei due assomigliava molto alle immagini immortalate dalle telecamere. I due, forse nel tentativo di non essere notati, si erano anche fermati di fronte ad una vetrina di un negozio. Peccato che quella vetrina fosse vuota e i vetri coperti da carta. I carabinieri, insospettiti dall’atteggiamento, avevano identificato i due soggetti garantendo una svolta importante alle indagini. Le informazioni raccolte erano state subito diffuse a tutti i colleghi impegnati. Così nella serata del 10 gennaio i carabinieri di S. Teresa, a fronte di questa nuova pista, hanno individuato i soggetti mentre erano a spasso nelle vie del paese e li hanno fermati. L’anziano signore di 74 anni ed il suo amico di 41 erano giunti al capolinea. Il 74enne nella circostanza ha cercato di disfarsi degli strumenti del mestiere: due punteruoli ed un paio di forbici che sono stati subito recuperati e posti sotto sequestro. In caserma M.F.G., 74 anni, e il suo fido accompagnatore S.C.M., 41enne, alla presenza del loro legale di fiducia hanno ammesso le loro responsabilità in merito a tutti gli episodi che sono stati contestati. I due non hanno fornito valide motivazioni ai loro comportamenti criminali. L’anziano signore ha fatto riferimento ad un propria situazione di disagio che avrebbe portato a quella condotta scellerata. Il giovane ha dichiarato di aver accompagnato inizialmente l’anziano signore senza sapere quali fossero i reali obiettivi. Tutto ciò è al vaglio degli inquirenti che valuteranno l’attendibilità delle dichiarazioni ed eventuali altre ipotesi.