S. Teresa, dissidi familiari alla base dell'aggressione: fioccano le denunce
di Andrea Rifatto | 05/02/2020 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 05/02/2020 | CRONACA
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La caserma dei Carabinieri
Se la sono cavata con 10 e 5 giorni di prognosi per le lesioni riportate i fratelli aggrediti domenica sera in casa a S. Teresa di Riva. I due, di 42 e 51 anni, sono stati medicati in ospedale dopo i colpi subiti mentre si trovavano nella loro abitazione di via Savoca, nel quartiere Cantidati, dove è giunto a picchiarli un 27enne di Nizza di Sicilia, conosciuto dalle vittime in quanto intrattiene una relazione sentimentale con la figlia del 42enne. L’uomo, dopo aver suonato al campanello, si è introdotto nell’alloggio dove i due vivono con l’anziana madre e in pochi attimi è scoppiato il putiferio: il giovane si è scagliato in particolare contro il suocero, colpendolo con calci e pugni in testa e sul volto, e dopo aver picchiato anche il fratello ha spedito entrambi in ospedale. Un’aggressione che sembrerebbe sia dovuta a motivi di natura sentimentale e legata a dissidi che da tempo intercorrono tra i soggetti coinvolti, tutti con situazioni familiari difficili e già noti alle Forze dell’ordine. Domenica sera nell’abitazione teatro dell’aggressione erano intervenuti i carabinieri della Stazione di Santa Teresa e della Compagnia di Taormina, oltre che l’ambulanza del 118: il giorno dopo sia i fratelli santateresini che il giovane nizzardo hanno sporto querela in caserma denunciandosi a vicenda e sarà adesso l’Autorità giudiziaria ad indagare sull’accaduto.