Sabato 23 Novembre 2024
Respinte le richieste di rinvio prima degli interventi di tre avvocati difensori


"Sacco" di Fiumedinisi, De Luca in aula senza legali. Il 9 marzo la sentenza

di Andrea Rifatto | 24/02/2017 | CRONACA

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De Luca ha abbandonato l'aula dopo il no della richiesta di rinvio

È ripreso questa mattina il processo sul “sacco” di Fiumedinisi, che vede imputati l’attuale sindaco di S. Teresa di Riva, Cateno De Luca, e altre 17 persone, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e tentata concussione per le presunte speculazioni edilizie attuate durante la sindacatura De Luca. Dopo i due rinvii che hanno fatto slittare le battute finali del procedimento, oggi la Corte della Seconda Sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta da Mario Samperi e composta dai giudici Rosa Calabrò e Valeria Curatolo, ha ascoltato gli interventi di tre legali difensori, Francesco Chillemi, Enrico Ricevuto e Giovanni Mannuccia, e ha fissato l’ultima udienza straordinaria per giovedì 9 marzo, quando prenderanno la parola gli avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, difensori di De Luca. Per quel giorno è attesa anche la sentenza.

Gli avvocati Taormina e Micalizzi non si sono presentati in udienza e in apertura il Collegio ha preso atto della presenza delle istanze presentate da entrambi per giustificare l’assenza: Taormina ha specificato di essere impegnato in Corte d'assise a Reggio Emilia mentre Micalizzi ha chiesto un ulteriore rinvio della discussione in quanto impossibilitato a partecipare per “improrogabili e indefettibili motivi familiari”. In aula era presente l'avvocato Salvatore Sorbello, che é stato quindi nominato dalla Corte difensore d'ufficio come già avvenuto il 7 febbraio, che si è premurato di chiedere subito il rinvio. Richiesta alla quale si è opposto il pubblico ministero Annalisa Arena, che ha fatto notare come solo uno dei legali di De Luca fosse legittimamente impedito, e respinta poco dopo anche dai giudici, che hanno dichiarato il “procedersi oltre” in quanto l’impedimento di Micalizzi è stato ritenuto non legittimo perché l’istanza è stata giudicata non documentata e non è stata inoltre ravvisata l’impossibilità da parte di De Luca di avvalersi della nomina di un sostituto.

De Luca ha chiesto anche oggi di intervenire con dichiarazioni spontanee ritenendo di subire una violazione dei propri diritti di imputato con la scelta del collegio di procedere comunque in assenza dei difensori Taormina e Micalizzi, ribadendo ancora una volta come già il 7 febbraio fosse stato deciso il rinvio in attesa di notizie dalla Corte di Cassazione sull’istanza di spostamento del processo al Tribunale di Reggio Calabria. Il presidente Samperi ha sottolineato invece come non ricorressero neanche oggi i presupposti per una sospensione in quanto non si hanno notizie dell’assegnazione dell’istanza di rimessione (spostamento) alle sezioni unite ovvero a sezione diversa dall'apposita sezione e ha disposto con ordinanza il rinvio solo per gli interventi della difesa De Luca, specificando come tutti i diritti dell’imputato erano ampiamente assicurati dalla presenza dell’avvocato Sorbello. Provvedimento per il quale Sorbello ha chiesto la revoca giustificandola con il non aver mai preso visione degli atti. La sua istanza è stata però rigettata e subito dopo Cateno De Luca ha abbandonato definitivamente l’aula, non prima di aver informato il Collegio che in mattinata sono state dissequestrate le difese spondali del torrente Fiumedinisi (su disposizione del pm Liliana Todaro), passaggio che potrebbe portare l'ex sindaco oggi imputato a presentare istanza al Comune per chiedere di poter effettuare le opere previste a suo carico tramite il contributo di scopo, ossia una strada di collegamento del valore di 800mila euro.

I tre legali intervenuti oggi, Francesco Chillemi, difensore di Carmelo Crocetta, Enrico Ricevuto in difesa di Benedetto Parisi e Giovanni Mannuccia, che rappresenta Salvatore Piccolo, Pietro D'Anna e Carmelo Satta, hanno chiesto alla Corte presieduta da Samperi l’assoluzione piena dei loro assistiti e hanno ripercorso tutte le tappe del processo che ha preso il via nel 2012, mettendo in risalto quelle che a loro avviso sono le contraddizioni in cui si è imbattuta la Pubblica Accusa. Al termine dei loro interventi, in quella che è stata una lunga giornata fatta anche di tre riunioni in camera di consiglio per decidere come procedere, alle 20.30 la Corte della Seconda Sezione penale ha stabilito di inviare i verbali dell'udienza di oggi alla Corte di Cassazione in allegato all'istanza di rimessione, accogliendo la richiesta di De Luca, e ha deciso di riprendere il 9 marzo per l’atto finale. 

Più informazioni: processo fiumedinisi  


COMMENTI

Massimo | il 25/02/2017 alle 14:34:51

Complimenti Andrea , come sempre articoli ben articolati professionalmente , da vero Giornalista , non come tanti giornalisti che commentano notizie solo per dare visibilità deprimente , con tutti i problemi del territorio , ma diciamo pure di poco interesse . Io leggendo i tuoi articoli vorrei manifestare come a Santa Teresa esistono dei giovani non impegnati in prima fila , ma che possono essere da traino in una cittadina importante come Santa Teresa , senza creare qualsiasi forma di odio che ultimamente sta serpeggiando nel nostro paese , Penso che i Tempi siano Maturi per creare un gruppo che sia antagonista a questo tipo di politica . #IO CI SONO #

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