Sabato 23 Novembre 2024
Bloccato dai carabinieri mentre tentava di scappare. Proseguono le indagini


Santa Teresa, arrestato un giovane dopo la truffa del finto carabiniere a due anziani

di Andrea Rifatto | 19/05/2024 | CRONACA

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La Fiat Panda utilizzata per la truffa

Era da solo il truffatore che venerdì pomeriggio ha raggirato due anziani a Santa Teresa di Riva. L’uomo ha agito senza complici, attuando la truffa del falso carabiniere ai danni di una coppia residente nella frazione Fautarì, alla quale è riuscito a sottrarre una somma in contanti pari a 21mila euro e alcuni oggetti in oro. Poche ore dopo i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Taormina hanno arrestato un 22enne di nazionalità romena, domiciliato a Catania, accusato dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali: arresto che ieri il giudice del Tribunale di Messina ha convalidato, applicando a carico dell'indagato l’obbligo di firma davanti ai Carabinieri. L’uomo fermato dai militari dell’Arma viaggiava a bordo di una Fiat Panda di colore bianco, noleggiata a Catania, la stessa che nel primo pomeriggio è stata avvistata a Fautarì: alcune ore dopo i carabinieri gli hanno tagliato la strada a monte del centro abitato e il giovane, dopo un istante nel quale sembrava volersi arrendere, ha opposto resistenza ripartendo e tamponando un’auto dell’Arma e a quel punto i militari lo hanno bloccato impedendogli di fuggire. Momenti concitati che hanno provocato anche lievi ferite agli operanti, fortunatamente senza gravi conseguenze. E così è scattato l’arresto per resistenza e lesioni e poco prima delle 18 il giovane è stato condotto a sirene spiegate in caserma dai carabinieri, sotto le direttive del luogotenente Maurizio Zinna della Stazione santateresina e del capitano Alfio Polisano, vicecomandante della Compagnia di Taormina. L’auto è stata restituita ieri all’ora di pranzo ai titolari dell’attività di noleggio. 

Il truffatore si è presentato nell’abitazione dei due anziani qualificandosi come carabiniere e raccontando che il figlio aveva causato un incidente stradale nel quale era rimasta ferita un’altra persona, finita in coma, e facendo ascoltare al telefono la voce di una persona che chiedeva aiuto, spacciandola per il figlio: dopo aver imbastito il falso racconto ha chiesto dei soldi che sarebbero serviti per pagare l’avvocato per la difesa del congiunto e gli anziani, visibilmente preoccupati, hanno racimolato tutti i contanti che avevano in casa e alcuni oggetti di valore, consegnando tutto al falso carabiniere che nel frattempo ha invitato l’anziano a recarsi in caserma per sbrigare varie formalità, probabilmente per dimostrare la veridicità del racconto. Una variante al classico modus operandi adottato finora. Nel frattempo, racimolato il bottino con l’inganno, il finto carabiniere si è dato alla fuga a bordo della Panda, parcheggiata poco lontano dall’abitazione, ma all’arrivo delle gazzelle e dei motociclisti del Nucleo Radiomobile e delle pattuglie della locale Stazione si era già volatilizzato. L’impostore ha deciso di nascondere la refurtiva, probabilmente nelle campagne della zona o in un casolare isolato, e si è poi rimesso al volante per lasciare il paese. Al momento del fermo il 22enne non era in possesso del denaro sparito poche ore prima dall’abitazione di Fautarì e il bottino non è stato finora ritrovato: le indagini vanno avanti per recuperarlo e chiudere così il cerchio, con l’obiettivo di consolidare il quadro accusatorio a carico del sospettato, anche perchè il truffatore potrebbe tornare in paese con lo scopo di rientrare in possesso della malloppo abbandonato.


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