Sant'Alessio, tre avvisi di garanzia per il depuratore: scattano nuovi accertamenti
di Andrea Rifatto | 10/09/2022 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 10/09/2022 | CRONACA
1647 Lettori unici
L'impianto di contrada Cassarina
Rimane nel mirino della magistratura il depuratore fognario di Sant’Alessio Siculo. La Procura della Repubblica di Messina ha infatti emanato tre nuovi avvisi di garanzia a carico di amministratori, tecnici e gestori per fatti risalenti al 2019, per i quali erano già state avviate le indagini negli anni scorsi. I provvedimenti firmati dal sostituto procuratore Rosanna Casabona sono stati notificati all’ex sindaco Giovanni Foti (oggi vicesindaco), all’ex responsabile dell’Area Tecnica, l’architetto Gaetano Faranna (adesso in pensione) e a Italia Agata Sapienza, amministratrice unica della ditta “Rizzotti Costruzioni” di Catania, che ha gestito il depuratore di contrada Cassarina fino allo scorso anno. Le contestazioni mosse a seguito delle indagini avviate dal Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto riguardano la violazione di due articoli del Testo unico ambientale (D. Lgs. 152/2006), in particolare la mancata osservanza del divieto di scarico e la gestione di rifiuti non autorizzata, mentre a Faranna viene contestata anche l’accusa di peculato. Reati che sarebbero stati commessi tra settembre e novembre di tre anni fa, legati a criticità attinenti sia la carenza dell’autorizzazione allo scarico in mare (l'ultima risale al 2013 ed è ormai scaduta) sia al non corretto svolgimento del ciclo di depurazione, che dovrebbe portare, da un lato, alla pulitura delle acque reflue da scaricare nel corpo recettore e, dall’altro, alla produzione di fanghi da smaltire separatamente. Problematiche sono emerse anche relativamente al conferimento dell’incarico alle ditte estere ed alle proroghe successive alla scadenza del servizio. La Procura ha “avvisato” nuovamente i tre perchè ha disposto l’esecuzione di accertamenti tecnici non ripetibili, che si sono svolti martedì e mercoledì, ai quali hanno partecipato anche gli indagati con i loro legali difensori e consulenti tecnici, tra cui il chimico Bartolo Capone nominato dal Comune per assistere alle operazioni di accertamento tecnico a tutela dell’ente e del vicesindaco Foti, assistito dall’avvocato Massimo Brigandì. Nei mesi scorsi analoga comunicazione era stata notificata anche all’attuale dirigente dell’Ufficio tecnico, l’ingegnere Santi Moschetti, e al gestore dell’impianto di depurazione a partire da maggio 2021, la ditta “Ma.No Tecnologia e Ambiente Srls” di Santa Teresa di Riva, che ha l’appalto in proroga fino al prossimo 10 novembre, e anche in quel caso erano stati effettuati accertamenti irripetibili. Martedì e mercoledì gli agenti della Guardia costiera hanno ispezionato a fondo il depuratore fognario (utilizzato anche dal comune di Forza d’Agrò), prelevando campioni di reflui fognari per verificare l’efficienza depurativa sia istantanea che nell’arco delle 24 ore, così da poter osservare tutto il ciclo dell’impianto. Le indagini vanno dunque avanti.