Spaccio di droga, i carabinieri di Taormina arrestano due persone
di Andrea Rifatto | 12/07/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 12/07/2019 | CRONACA
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La droga, il denaro e il materiale sequestrati a Bambara
Due arresti in 12 ore per spaccio di droga da parte dei carabinieri della Compagnia di Taormina, costantemente impegnati nei servizi di controllo e di contrasto allo smercio di stupefacenti. Nella serata di mercoledì è finito in manette il 36enne taorminese Antonio Bambara, bloccato in flagranza con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A destare i sospetti dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile erano stati i movimenti notati nel corso degli ultimi giorni intorno all’abitazione dell’uomo, che hanno portato a svolgere una perquisizione domiciliare nel corso della quale i carabinieri hanno trovato 1,3 chilogrammi di marijuana contenuta in sacchetti di cellophane, 9 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi e la somma di 700 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio. La sostanza stupefacente, il bilancino e il denaro sono stati sequestrati e Bambara è stato arrestato in flagranza e condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida, nella quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per il 36enne la detenzione domiciliare. In mattinata a Calatabiano i militari del Norm di Taormina hanno invece arrestato, sempre in flagranza di reato, il 27enne calatabianese Rosario Torrisi, accusato anche lui di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, che da giorni seguivano i movimenti del giovane, hanno perquisito la sua abitazione trovando 5,36 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, 108 grammi di marjuana una parte della quale già confezionata in 80 dosi e un bilancino di precisione con materiale per il confezionamento, tutto posto sotto sequestro. Torrisi è comparso questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Catania, che ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri disponendo la misura cautelare dell’obbligo di firma.