Taormina, ciclista cade per l’asfalto sconnesso: vigile lo multa in ospedale
di Andrea Rifatto | 18/11/2018 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 18/11/2018 | CRONACA
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La zona sconnessa segnata ieri dagli agenti
Doveva essere una tranquilla uscita in bicicletta ma si è trasformata in una disavventura, con beffa finale. Protagonisti due appassionati delle due ruote che ieri, poco dopo mezzogiorno, hanno avuto un incidente sulla Strada statale 114 a Taormina, all’altezza del casello di Spisone, finendo sull’asfalto a causa del manto stradale sconnesso sulla corsia lato mare. Ad avere la peggio un 41enne catanese, residente a Letojanni, che ha sbattuto violentemente la testa sul selciato, tanto da far spezzare il casco protettivo che indossava, oltre a subire escoriazioni e contusioni. Pochi minuti dopo è toccato a un altro ciclista, incappato nello stesso trabocchetto. Mentre il primo, dolorante, ha chiesto aiuto ai familiari, il secondo ha deciso di chiamare il 118 e la Polizia locale. Una volta giunti sul posto, però, gli agenti hanno deciso di multarli perché “omettevano di ridurre la velocità o fermarsi in modo da evitare situazione di pericolo, nonostante vige un segnale di pericolo di dosso con limite massimo di velocità di 30 km/h”. Due verbali da 41 euro ciascuno (28,71 se pagati entro cinque giorni) per violazione dell'articolo 141 comma 2 del Codice della Strada (Velocità), che recita come "il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile". Oltre al danno, dunque, la beffa per il catanese, che oggi compie 42 anni e ricorderà sicuramente questa giornata. Ma non è finita: mentre un agente scriveva la prima multa nei confronti del secondo ciclista caduto, il 41enne veniva condotto in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina ed è proprio lì che l’altro collega della Polizia locale lo ha raggiunto, chiedendogli i documenti per procedere ad elevare la sanzione, tra la comprensibile incredulità dei parenti. L'altro ciclista si è invece rifiutato di salire sull'ambulanza. L’uomo è rimasto in ospedale fino a sera per le serie conseguenze della caduta, che hanno portato i medici a sottoporlo a radiografie e Tac al capo, per escludere la presenza di danni, e poi a prescrivergli dieci giorni di prognosi. A spingere il vigile a redigere il verbale è stato un segnale mobile di pericolo per strada dissestata e limite massimo di 30 km/h posto poco prima del punto dell’incidente: l’agente, dunque, visto che non era presente e in assenza di prove dirette, ha presunto che il ciclista (che ha dichiarato e fatto mettere a verbale di procedere a meno di 30 km/h) non abbia usato prudenza, senza considerare però che l’ostacolo non era facilmente percepibile e rilevabile a occhio nudo e senza particolari sforzi, come potrebbe essere invece una buca molto evidente. L’altra assurdità è che da pochi giorni l’Anas ha riasfaltato un tratto di Statale 114 a 50 metri di distanza dal punto dove si è verificata la doppia caduta, senza però intervenire in alcun modo nella zona sconnessa.