Taormina, furto d’auto con cavallo di ritorno: due arresti
di Andrea Rifatto | 08/02/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 08/02/2019 | CRONACA
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Litrico e Villano erano già noti alle Forze dell'ordine
Un sistema vecchio ma sempre funzionante, anche se questa volta è andata male ai due che lo hanno messo in atto. Entrambi sono infatti finiti in manette dopo l’intervento degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taormina, che ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione aggravata in concorso nei confronti dei catanesi Bernardo Litrico, 43 anni, pluripregiudicato e Salvatore Villano, 41 anni. Il loro era uno schema collaudato, basato sull’utilizzo del cavallo di ritorno che proponevano alle vittime. In questo caso il malcapitato, un catanese che lavora a Taormina, aveva subito il furto della propria auto in corso Sicilia a Catania e una volta scoperto l’accaduto era stato avvicinato da Litrico, posteggiatore abusivo della zona e da Villano, suo amico, che gli avevano proposto di versare del denaro impegnandosi in cambio a ritrovare e restituire l’autovettura. Il malcapitato in un primo momento ha ceduto alla proposta e ha versato 350 euro in due tranche. Le richieste di denaro dei due, però, sono proseguite in maniera sempre più pressante e alla fine il malcapitato ha deciso di sporgere denuncia alla Polizia di Taormina. Le descrizione fisiche, le fotografie e i riscontri hanno consentito ai poliziotti, guidati dal vicequestore Fabio Ettaro, di risalire ai responsabili dell’estorsione, che ieri sono stati arrestati: Litrico si trovava già detenuto nel carcere di Caltagirone e lì gli è stata notificata l’ordinanza, Villani rimane invece ai domiciliari a Catania. Nessuna traccia, invece, dell'auto. Entrambi avevano già attuato la tecnica del cavallo di ritorno con altre vittime ed erano stati arrestati il 22 gennaio per mano dei Carabinieri di Catania Piazza Dante.