Taormina. Porto illegale d'arma: arrestata una donna
26/09/2014 | CRONACA
26/09/2014 | CRONACA
3061 Lettori unici
L'arma sequestrata dai carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Taormina hanno tratto in arresto per detenzione di arma da fuoco clandestina e ricettazione, Serafina Conti, incensurata 45enne residente a Trappitello, frazione di Taormina. L’importantissimo esito investigativo è stato raggiunto grazie all’intuito dei militari dell’Arma costantemente impegnati nell’attività di prevenzione e repressione dei reati nella Perla. I carabinieri di Taormina erano intenti a svolgere una intensa attività di indagine in relazione ad un ingente furto di mezzi da lavoro, perpetrato nel corso della notte a Trappitello. La presenza di un dispositivo assai articolato composto da militari in uniforme ed altri in borghese deve aver alterato qualche equilibrio e così i carabinieri hanno notato una donna che con atteggiamento sospetto saliva a bordo della propria autovettura cercando di allontanarsi dai luoghi ove erano in corso gli accertamenti. L’intuito investigativo ha portato a pensare che quell’azione nascondesse qualcosa di sospetto: gli uomini della Stazione di Taormina hanno così seguito in auto la donna, che dopo alcuni chilometri, forse ormai certa di essere al sicuro, è scesa dal mezzo. In quell’istante i carabinieri hanno deciso di procedere al controllo e dopo averla pedinata a piedi le hanno chiesto di poter ispezionare la borsa che portava con sè. Nella borsa dell’insospettabile incensurata è stata così rinvenuta una pistola Beretta con matricola abrasa, un caricatore con 6 cartucce e un caricatore vuoto, il tutto avvolto in uno strofinaccio.
La donna è stata arrestata ed accompagnata in camera di sicurezza in attesa del giudizio del giorno successivo, dove il giudice ha convalidato l’arresto. Serafina Conti è stata quindi condotta nel carcere di Piazza Lanza a Catania, dove attenderà gli sviluppi del caso e la prossima udienza in regime di custodia cautelare, dove dovrà fornire direttamente all’autorità giudiziaria la propria versione dei fatti.
Gli accertamenti tecnici consentiranno forse di recuperare dati utili per accertare la provenienza dell’arma. Sulla vicenda continuano intense le indagini dei carabinieri, tese a chiarirne i contorni non ancora ben delineati. Non sono però emersi collegamenti con il furto sul quale si stava indagando, anche se quest’ultimo episodio ha comunque avuto un epilogo positivo. I carabinieri della Radiomobile di Catania hanno infatti rinvenuto tutta la refurtiva, e in contatto con i colleghi di Taormina hanno proceduto alla restituzione all’avente diritto di due automezzi e numerosi altri beni per un valore complessivo intorno ai 200 mila euro.