Tentati furti e rapine, arrestato 44enne di S. Teresa - VIDEO
di Andrea Rifatto | 16/02/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 16/02/2019 | CRONACA
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Un frame del video di una delle rapine
La Polizia lo definisce un criminale seriale, che pensava di averla fatta franca, di essersi assicurato l’impunità, di aver messo a segno i suoi colpi con tale maestria da non risultare identificabile e non essere raggiungibile, visto che risiedeva a 30 chilometri di distanza dai luoghi teatro dei suoi progetti criminali. Ma dopo mesi di serrate indagini i poliziotti delle Volanti della Questura di Messina lo hanno arrestato, accusandolo di due tentati furti e due rapine messe a segno nel capoluogo. In manette è finito Salvatore Ricali, 44 anni di S. Teresa di Riva, già noto alle Forze dell’ordine per altri reati commessi in passato. Giovedì l’uomo è stato condotto in carcere in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Il primo episodio contestatogli risale al luglio dello scorso anno, quando su una spiaggia a sud di Messina un uomo tenta di scippare una donna: le urla della malcapitata lo dissuadono portandolo a darsi a precipitosa fuga ma chi ha assistito all’accaduto ne fornisce un dettagliata ricostruzione, riferendo anche com’era abbigliato. Passa poco tempo e la scena si ripete: anche questa volta è una donna ad essere presa di mira, che mentre si trova seduta in macchina in attesa del marito che sta effettuando un’operazione bancomat viene avvicinata da un uomo. Lei grida a più non posso e il malvivente scappa. La donna fornirà poi ai poliziotti una puntuale descrizione delle fattezze del suo aggressore e degli indumenti dallo stesso indossati. Seguono due altri episodi ben più gravi ai danni di due uomini costretti a ricorrere alle cure mediche per le conseguenze riportate. Questa volta il malvivente riesce ad accaparrarsi il bottino preso di mira: la prima rapina la consuma in un parcheggio antistante un esercizio commerciale, assalendo alle spalle la vittima che strattona e fa cadere a terra allontanandosi velocemente a bordo di un auto di colore scuro. La seconda, invece, la realizza alla fermata del bus con le stesse identiche modalità e fuggendo sempre a bordo dello stesso mezzo. Serrate indagini prendono avvio già dal primo episodio criminoso: i poliziotti delle Volanti sentono testimoni, costruiscono un profilo dell’autore dei delitti, consultano le banche dati, visionano con particolare cura le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, setacciano il territorio alla ricerca, tra l’altro, dell’autovettura. E poi la svolta: rinvengono una macchina con le stesse caratteristiche di quella a bordo della quale il rapinatore si era allontanato negli ultimi due colpi messi a segno, una Peugeot 107 scura abbandonata con le portiere prive di sicura ed i finestrini abbassati. All’interno i documenti del proprietario, che immediatamente raggiunto riferisce che ad usarla è il figlio, un 33enne di S. Teresa. Il giovane viene sentito e di fronte ai numerosi e dettagliati elementi probatori raccolti dagli investigatori ammette di essere lui ad averla guidata permettendo al complice, materialmente autore dei reati, di abbandonare velocemente la scena del crimine. Inizia la caccia all’uomo. Perquisiscono la sua abitazione con esito positivo: sequestrano alcuni indumenti coincidenti con quelli indossati per commettere i delitti e oggetti appartenenti ad una delle vittime. Fino ad arrivare al santateresino Ricali, che dovrà rispondere di tentati furti con strappo e rapine, insieme al complice che è stato denunciato a piede libero.