Domenica 24 Novembre 2024
La Procura voleva chiudere il caso sul bimbo di Savoca. La difesa punta sui soccorsi


Tragica morte del piccolo Giulian, dal Gip no all'archiviazione: chieste altre indagini

di Andrea Rifatto | 26/10/2021 | CRONACA

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La Procura dovrà svolgere altri accertamenti

Si dovrà indagare ancora sulla morte del piccolo Giulian, il bimbo di un anno di Savoca morto il 6 marzo scorso, dopo aver accusato un malore, in circostanze anche non pienamente chiarite. Il giudice per le indagini preliminari Monica Marino del Tribunale di Messina ha infatti rigettato la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero Francesco Lo Gerfo, il magistrato della Procura peloritana che ha coordinato l’inchiesta affidata alla Polizia, ed ha accolto alcune richieste dell’opposizione all’archiviazione presentata dai legali difensori dei genitori del piccolo, gli avvocati Giovanni Caroè e Fabio Di Cara. A marzo il pm aveva aperto il fascicolo procedendo per i reati di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario “per il decesso a Messina in ambulanza durante il tragitto verso l’ospedale Policlinico”, dopo la denuncia sporta alla Polizia dalla madre del piccolo, ma fino ad oggi to non ci persone iscritte nel registro degli indagati; sempre in quell’occasione era stato affidato l’incarico per l’autopsia a due consulenti, i medici Giovanni Andò e Guglielmo Catalioto, mentre i familiari hanno scelto come consulente di parte il medico legale Giovanni Crisafulli. La causa della morte è stata individuata nel Megacolon, malformazione del colon che può essere causata da anomalie congenite, fattori batterici o da intossicazione da farmaci.

Secondo il gip Marino bisogna dunque capire meglio cosa sia effettivamente successo in quelle ore che si sono rivelate poi fatali per il piccolo, se ci siano da segnalare condotte mediche penalmente rilevanti e soprattutto se un intervento più tempestivo da parte del personale sanitario che è venuto a contatto con Giulian avrebbe potuto evitare il consumarsi della tragedia, aspetto quest'ultimo sul quale punta in particolare la difesa. Il giudice ha stabilito che la Procura dovrà effettuare ulteriori accertamenti ossia sentire uno dei sanitari e uno dei congiunti e acquisire i registri del Pte di Santa Teresa per verificare se il 6 marzo sia stato annotato qualcosa di specifico dopo la visita al piccolo. Il piccolo Giulian accusò quella notte un malessere, in particolare dissenteria e sensazione di vomito, e la madre cercò di contattare la pediatra di famiglia ma inutilmente, visto che non rispondeva al telefono: poi l’indomani mattina, insieme alla sorella, si recò al Pte-118 di Santa Teresa di Riva, dove furono effettuati i primi controlli medici, poi dal pediatra della sorella e successivamente per la seconda volta al Pte, dove all’arrivo del piccolo le sue condizioni erano ulteriormente peggiorate e dunque l’ambulanza partì alla volta del Policlinico di Messina, ma durante il tragitto il cuoricino di Giulian ebbe i suoi ultimi battiti e il bimbo arrivò al pronto soccorso pediatrico praticamente privo di vita.

Più informazioni: morte bimbo savoca  


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