Sabato 23 Novembre 2024
Operazione 'Free Fuel' della Guardia di Finanza di Taormina. Sequestrati 7mila euro


Truffa sul gasolio ai danni di Messinambiente e Ato Me4, 3 arresti e 8 obblighi di firma

12/08/2017 | CRONACA

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Facevano risultare sui veicoli aziendali rifornimenti di gasolio maggiori rispetto alle quantità effettivamente erogate e ripartivano l’eccedenza, attraverso prelievi gratuiti di carburante, a beneficio delle rispettive autovetture private. Undici persone sono finite sotto indagine da parte della Guardia di Finanza di Taormina accusate vario titolo di falso e truffa ai danni di due società a capitale pubblico, la Messinaambiente Spa e l’Ato Me4 Spa, che gestiscono la raccolta dei rifiuti e i servizi di igiene ambientale nei comuni della fascia jonica da Messina a Taormina. Alle prime ore di ieri i finanzieri, al comando del capitano Alberto Bazzoffi, hanno dato esecuzione a tre misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari e otto obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’operazione denominata “Free fuel”, che ha portato a individuare e disarticolare un meccanismo di frode perpetrato dagli autisti dei mezzi delle due società partecipate. Secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle indagini gli autisti dei mezzi dei rifiuti agivano in concorso con i gestori di due distributori di carburanti di Taormina e Letojanni.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Messina, Antonio Carchietti, hanno permesso, grazie anche a intercettazioni ambientali e videoriprese eseguite presso le stazioni di servizio interessate, di documentare ogni singolo rifornimento e di individuare gli autori della truffa. Per la ricostruzione di ciascun episodio delittuoso si è rivelata determinante l’attività di analisi documentale effettuata dai finanzieri taorminesi, che hanno confrontato le letture delle colonnine di distribuzione dei carburanti, le bollette di carico del gasolio rifornito, le fatture emesse dai distributori e i conseguenti pagamenti corrisposti da Ato Me4 e Messinaambiente alle due aree di servizio. L’ordinanza, notificata dai militari dipendenti dal Comando provinciale di Messina e firmata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, Salvatore Mastroeni, ha disposto la misura degli arresti domiciliari per tre degli indagati e l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria per altri otto. I finanzieri hanno, inoltre, sottoposto a sequestro il profitto del reato, quantificato complessivamente in settemila euro, sui rapporti di conto corrente riconducibili agli indagati. L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza rientra nell’ambito dell’importante azione di controllo della spesa pubblica, col duplice obiettivo di contrastare le truffe, gli abusi e gli sprechi e di favorire migliori e sempre maggiori servizi alla collettività.


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