Uomo vittima di stalking a Savoca, denunciata e allontanata dal giudice l’ex compagna
di Andrea Rifatto | 13/01/2022 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 13/01/2022 | CRONACA
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Il caso seguito dai carabinieri di Sant'Alessio
Stalking, violenza, abusi, sono termini che rimandano solitamente a comportamenti aggressivi attuati da un uomo nei confronti di una donna, vittima di atti persecutori da parte di fidanzati, compagni, mariti considerati carnefici. Non deve sembrare strano, ma esistono anche gli stalker del gentil sesso, pur se in letteratura le percentuali sono nettamente inferiori. Ed è proprio ciò che è accaduto a Savoca, dove forze dell’ordine e magistratura si sono occupate di un caso piuttosto insolito avvenuto in una frazione del paese, che ha portato il giudice all’applicazione di una misura cautelare, ossia un divieto di avvicinamento. Vittima di atti persecutori, da parte della persona con la quale intratteneva una relazione, è infatti un uomo, un 36enne del posto, che ha vissuto un periodo caratterizzato da ansia e paura per via del rapporto burrascoso con l’ex compagna, una 41enne savocese. La donna non si era evidentemente rassegnata alla decisione di interrompere il rapporto e dopo il rifiuto ha iniziato a mettere in atto una condotta persecutoria e minacciosa nei confronti dell’ex compagno, manifestando la propria rabbia e violenza con l’intento di punirlo, rendendolo oggetto della sua ira e di ripetute molestie. Alle minacce via via crescenti ha fatto seguito anche un episodio piuttosto grave: la donna, infatti, che evidentemente teneva sotto controllo i movimenti dell’ex compagno, lo ha seguito per strada fin quando lo ha travolto con l’auto, procurandogli lesioni fortunatamente non gravi giudicate guaribili in pochi giorni dai medici che hanno poi visitato il 36enne.
Il livello di paura percepito nella vittima delle vendette è dunque aumentato con il passare del tempo, fin quando il savocese ha preso la non facile decisione di denunciare l’ex partner rivolgendosi ai Carabinieri. La sua querela è stata presa in carico dalla Stazione dell’Arma di Sant’Alessio Siculo, che ha giurisdizione sul territorio di Savoca, e dopo le indagini condotte dai militari guidati dal luogotenente Vito Calì, sotto le direttive della Compagnia di Taormina ai comandi del capitano Giovanni Riacà, gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Messina: il giudice, esaminato il caso, ha quindi deciso di emanare a carico dell’indagata un provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento a meno di 200 metri alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, con lo scopo di salvaguardare l’incolumità della vittima. Un caso piuttosto inconsueto, considerato anche che solitamente l’uomo è meno incline a denunciare le molestie subite soprattutto se a perpetuarle è una donna, ma che non va certamente sottovalutato.