Volato in una scarpata di Taormina a giugno, non ce l'ha fatta il 17enne di Roccalumera
di Andrea Rifatto | 27/09/2021 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 27/09/2021 | CRONACA
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La scarpata dove è caduto il giovane
Abou non ce l'ha fatta, il suo cuore ha smesso di battere. Troppo gravi le ferite subite in quel terribile volo lungo la scarpata sotto via Roma, a Taormina, in cui è rimasto coinvolto il 6 giugno scorso dopo aver perso il controllo del suo scooter. Il diciassettenne, originario della Costa d'Avorio e residente a Roccalumera, in affido ad una famiglia del posto, era ricoverato all'ospedale “Cannizzaro" di Catania, dove in questi mesi i medici hanno fatto il possibile per salvarlo e cercare di fargli superare i profondi traumi subiti nella caduta, sottoponendolo a diversi interventi chirurgici. Nelle ultime settimana la situazione era migliorata e il giovane era uscito dal coma iniziava ad interagire, ma nelle scorse ore la situazione è precipitata, il suo cuore non ha più retto e improvvisamente è sopraggiunta la morte. Quella notte Abou viaggiava in sella ad uno scooter Honda Sh, quando ha sbandato schiantandosi contro il muretto in cemento che delimita l’arteria e finendo per essere sbalzato nel costone sottostante. Scattato l’allarme si sono mossi Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale, Vigili del Fuoco e 118 e sono state subito avviate le ricerche, durate tutta la notte: all'alba del giorno dopo era giunto anche l'elicottero dei Vigili del Fuoco di Catania e poco dopo il giovane era stato ritrovato, grazie ai droni, a 190 metri a valle della via Roma: una volta recuperato, in gravissime condizioni, con una manovra particolarmente difficoltosa ed estremamente rischiosa, era stato imbracato e issato a bordo del velivolo per poi essere in codice rosso al Policlinico di Catania, dopo un passaggio al "San Vincenzo" di Taormina. In questi mesi è stata tanta la speranza che potesse riprendersi e tornare alla vita di prima, a sorridere, coltivare le sue passioni e inseguire i suoi idoli, come il calciatore Leo Messi. Ma il sorriso di Abou non splenderà più.