Al Caffe d'arte di S. Teresa due scrittori in divisa
di Filippo Brianni | 29/11/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
di Filippo Brianni | 29/11/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
2007 Lettori unici
Manna, Patanè, Scuderi, Camelia e Granieri
Rimesse in cassetta manette e pistola, riposta ordinatamente la divisa, il poliziotto che c’era dentro, esce. Uguale ma diverso. Perché l’arida e pericolosa strada diventa un campo ventoso e rassicurante su cui far scorrere immagini e fantasia che le dita centrano con un’arma sottile, ma ugualmente efficace: la penna. E così “scrittori in divisa” è il tema che l’associazione “Il Paese di fronte al mare” di S. Teresa di Riva ha affrontato durante il quindicinale Caffè d’arte nei locali dell’ex municipio. Durante la serata sono stati presentati dei libri scritti da due poliziotti, Franco Manna e Gianluca Granieri. Malattia, amore, reazione, capacità di riempire i polmoni con la fresca aria dei momenti di felicità che dà la vita, riconoscendoli e vivendoli. È questo “Graziella, storia di una donna guerriera” e “Graziella, il giorno dopo”, la raccolta di racconti di Manna. “Scritti quelli di Manna – per usare le parole di Melina Patanè, che li ha presentati – che raccontano la vita e come alla vita si ritorna dopo una esperienza sconvolgente. Dove il dolore, condizione dalla quale si fugge, è elemento fondante della personalità”. Di tutt’altro segno “Un milanese a Catania” di Gianluca Granieri, un romanzo presentato da Agata Sava che si sviluppa attraverso l’amicizia del protagonista, siciliano, con un milanese trapiantato a Catania da decenni e che di Catania coglie le storture dei comportamenti e la poca attenzione alle bellezze della terra. Un testo che ha suscitato la caustica analisi di Gabriele Camelia sui caratteri della “sicilitudine”, appoggiandosi al Gattopardo. Spazio anche alla poesia (Salvatore Cordaro Nunzio Di Bella e Nino Rizzo); alla pittura (Fiorangelo Prestipino); la musica con i compositori spagnoli messi su chitarra da Agatino Scuderi; la fotografia, con Katia Rigano.