Giovedì 26 Dicembre 2024
Il cortometraggio del regista santateresino oggi in proiezione al Palacongressi


Al Taormina Film Fest "Scharifa" di Fabrizio Sergi, storia di immigrazione e dialogo

di Redazione | 01/07/2021 | CULTURA E SPETTACOLI

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Il regista con il cast

Un corto nato per abbracciare i valori dell’immigrazione, del dialogo e dell’inclusione sociale, con protagonista Khadija Amzil, mediatrice culturale giunta in Italia dal Marocco negli anni ’90 e accolta a Santa Teresa di Riva, che interpreta una donna marocchina, tratta da un soggetto dell’artista Nino Ucchino. Ci sarà anche “Scharifa”, il cortometraggio del regista trentunenne Fabrizio Sergi, oggi al 67° Taormina Film Fest: il cortometraggio prodotto da “La Zattera dell'Arte” e dal Ministero dei Beni culturali, realizzato in partenariato con l'associazione Penelope, già vincitore del progetto “MigrArti-Spettacolo e Cinema in Sicilia” nel 2018, sarà presentato alle 16 al Palazzo dei Congressi nell’ambito di una vetrina promossa dalla Film Commission Sicilia, insieme ai cortometraggi “La Bellezza imperfetta” di Davide Vigore e “Salviamo gli elefanti” di Giovanna Sonnino. Tra gli altri interpreti del corto il catanese Guido Vittorino e Cettina Sciacca, attrice e regista teatrale, responsabile artistico della compagnia teatrale “Sikilia” e Omar Kamissoko, giovane di origini somale da molti anni in Italia. Molte le comparse che hanno preso parte al progetto, soprattutto ragazze nigeriane ospitate nei centri di accoglienza, che hanno offerto le loro drammatiche testimonianze: “Un lavoro durato un anno, che mi ha arricchito molto anche grazie a un grande lavoro di staff - commenta Sergi - che mi ha permesso ancora una volta di esprimermi al meglio ricordando a me stesso che il lavoro di regista non si inventa ma si impara”. Scharifa, dal nome della protagonista, è un’opera che parla alla mente e al cuore e tende a ribadire la visione integrata e inclusiva che bisogna avere dello straniero in un periodo in cui in Italia sta diminuendo la capacità di accoglienza umanitaria, ricordando, come dice sempre Khadija, che l’immigrato è un ambasciatore di cultura. “Esperienza meravigliosa e fantastica, perché il progetto prevedeva che i migranti non fossero solo attori ma anche persone che lavoravano alla realizzazione del film - ricorda Antonella Casablanca, responsabile dell’Help Center di Santa Teresa - e lo hanno fatto benissimo, integrandosi pienamente”.  “Scharifa” è vincitore di numerosi premi come le menzioni d’onore a “Corti di Mare 2019”, a “Cinemigrare 2019” e la selezione ufficiale al festival “La Lanterna di Genova 2020”.


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