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"Alaluna", quell'omaggio a Pasolini che divide la gente
di Fabrizio Sergi | 24/06/2013 | CULTURA E SPETTACOLI
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"Alaluna" nella sua prima collocazione santalessese
S. ALESSIO. L’attuale presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone settimane addietro si è voluto recare personalmente, insieme al maestro Nino Ucchino ed al sindaco di Sant'Alessio Siculo Rosanna Fichera, a visionare lo stato di salute dell'opera "Alaluna" dedicata a Pier Paolo Pasolini e realizzata nel 1994. Attualmente si trova depositata in una zona periferica della città, in attesa, da parecchi anni ormai, di essere ricollocata.
Il presidente Ardizzone, venuto a conoscenza del fatto, ha ritenuto di intervenire direttamente e fornire tramite l’Ars un piccolo finanziamento all’Amministrazione comunale per il restauro e la nuova messa in opera della scultura che si spera avverrà per i primi di agosto 2013. Come qualcuno ricorderà, circa venti anni fa, “Alaluna” era stata commissionata dal Comune di Zafferana Etnea su iniziativa dello scrittore Vanni Ronsisvalle per commemorare nella cittadina etnea i dieci anni della scomparsa di Pasolini, visto che lo stesso fu tra gli altri membro della giuria per il “Premio Brancati” consegnato nella città di Zafferana. Allora l'opera fu inaugurata proprio in occasione della ricorrenza dello stesso premio, alla presenza di Vittorio Sgarbi, Francesco Gallo e vari intellettuali presenti alla cerimonia. L’omaggio a Pier Paolo Pasolini suscitò subito delle grandi proteste, scaturite all'epoca dalla diocesi di Zafferana, tali da mettere in crisi l'Amministrazione stessa. Per placare ogni malcontento, il maestro Ucchino – così ci racconta - decise nottetempo con una gru di portare via l'opera da Zafferana, rinunciando tra l’altro al pagamento della stessa. Le polemiche non mancarono nemmeno in questa occasione… Qualche settimana dopo, dal momento che l'opera era difatti ormai destinata ad un luogo pubblico, Ucchino decise di lanciare, attraverso la stampa, un annuncio destinato ad enti pubblici che avrebbero voluto farsi carico dell’imponente scultura. “Il tutto a prezzo di costo”, come ci dice il maestro. Molti furono i comuni interessati, giunsero telefonate dalla costa siciliana e da quella calabra. Alla fine, com'è noto, l’ex sindaco di Sant’Alessio Siculo Tino Gussio insistette più di altri (per la somma di circa 10.000 euro attuali) per averla nel proprio Comune.
Ci fu una grande inaugurazione sul lungomare (vedi foto sopra), dove l’opera venne installata, con centinaia di persone e nemmeno qui mancarono accesi dibattiti, sia a livello politico che da parte della cittadinanza. Discussioni che tutt'oggi non tardano ad arrivare nel momento in cui si parla del recupero e della ricollocazione dell'opera, rimossa dal lungomare qualche anno fa in seguito ad una violenta mareggiata. Sembra però che finalmente si sia arrivati alla svolta definitiva: il finanziamento da parte dell’Ars dovrebbe arrivare e coprirà piccole spese di restauro e di installazione. Quasi a voler concludere una vicenda ormai aperta da più di vent’anni e che siamo certi continuerà a far discutere parecchio. Il sopralluogo effettuato da Ardizzone, Ucchino e Fichera