"Bice", la leggendaria ragazza del castello di Calatabiano nel romanzo di Cinzia Aloisi
di Filippo Brianni | 28/07/2021 | CULTURA E SPETTACOLI
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La presentazione del libro a Calatabiano
Bice, la bellissima ragazza che fu leggenda del castello di San Marco di Calatabiano, dopo due secoli e mezzo riprende vita. Nuova vita. Passa da leggenda a storia, romanzata certo, ma molto fedele nelle descrizioni dei luoghi, tradizioni, costumi e abitudini di una Sicilia forte e contraddittoria, di un tempo lontano che, volgendo lo sguardo all’orizzonte del passato, è ancora percettibile. Lo fa grazie alla penna della 51enne taorminese Cinzia Aloisi, originaria di Roccalumera, che per Algra editore ha dato alle stampe “Bice, un respiro tra i sassi”. Il romanzo è stato presentato proprio nello scenario in cui la leggenda che lo ispira ebbe luogo, il castello di San Marco, oggi diventato un hotel. È lì che a fine ‘700, la figlia del Duca di Gallodoro, Bice, vive e perde la sua tormentata vita alla ricerca della libertà e dell’emancipazione, tra abiti nobili ed abiti monacali. Una storia che narra di nobiltà e servitù, di rapporti tra nobili e clero, di matrimoni combinati ed amori travolgenti e scandalosi. Narra di donne la cui vita è decisa dagli uomini e uomini la cui vita è decisa dalle tradizioni. Che tratteggia uno schizzo di quella Sicilia borbonica invidiata ed invidiosa, intrisa di fede e bigottismo, laboriosa genialità e pigra nobiltà, in una cornice di luoghi e colori che ispirano ed attraggono. Tutti elementi emersi nella cerimonia di presentazione e dalle parole di Ninuccia Foti, dalle contestualizzazioni storiche di Franco Campailla, dalle riflessioni letterarie di Rosalda Schillaci. Il tutto con gli intermezzi musicali dell’Orchestra Mandonilistica Gioviale di Taormina e la soprano Debora Intilisano, e le letture di Gianni Crimi e Adele Auricchio della compagnia teatrale di Giardini-Naxos Gymasium Teatro. Per la Aloisi si tratta già del secondo romanzo storico, dopo la biografia romanzata sulla nobile inglese Florence Trevelyan cui è legata la storia dell’Isola Bella e della Villa comunale a Taormina. Negli ultimi anni, la Aloisi ha anche pubblicato raccolte di racconti e di poesie.