Articoli correlati
Borsa di studio "Elena De Luca" a Diego Cavallaro e Francesca Grasso
di Sikily News | 17/06/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
di Sikily News | 17/06/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
4769 Lettori unici
Diego Cavallaro e Francesca Grasso (Foto T. Puglisi)
È stato presentato al Teatro Massimo Bellini di Catania il secondo numero dei “Quaderni dei beni culturali: Bellini, bozzetti e figurini”, curato dalla professoressa Viviana Scalia e realizzato nell’ambito del progetto “Inventariare e catalogare al Teatro Massimo Bellini di Catania”, frutto di un accordo tra l’Accademia di Belle Arti e il Teatro "Bellini”. L’iniziativa, partita nel 2010, si è svolta nell’arco di tre anni accademici ed è stata portata avanti dal corso di Catalogazione dei Beni Culturali, con una collaborazione tramite workshop. Il lavoro svolto dalla docente e dagli allievi, con il supporto del personale del Teatro, ha permesso l’inventariazione e la catalogazione dei bozzetti e dei figurini custoditi nei locali dell’archivio degli allestimenti scenici, di un fondo librario, dei libretti d’opera, dei dischi in vinile, delle raccolte emerografiche, delle fotografie delle varie stagioni sinfoniche e d’opera. Come spiegato da Viviana Scalia, che ha portato i saluti della Sovrintendente del Teatro, Rita Gari Cinquegrana, i risultati sono stati tali da creare di fatto le premesse per costituire l’Archivio Storico del Teatro. L’esperienza si è rivelata per gli studenti molto formativa: dalle loro relazioni è emersa soprattutto la soddisfazione di aver potuto mettere in pratica i principi teorici della catalogazione appresi durante le lezioni teoriche.
Rendersi conto che il loro contributo era veramente utile e non solo un’esercitazione fuori dall’aula, li ha spronati a dare il massimo e chi li ha seguiti da vicino sa quanto si siano spesi, spesso superando le ore di workshop previste. “
La parte più affascinante del lavoro - ha raccontato la prof.ssa Scalia - è stata ovviamente la catalogazione dei bozzetti e dei figurini: osservarli, studiarli, ha permesso agli studenti di guardare da dentro il mondo del teatro, scoprendone trucchi e segreti, portandoli ad amare un mondo che per molti era quasi del tutto sconosciuto. Con il procedere della catalogazione, si sono via via evidenziate delle connessioni tra gli oggetti ed è iniziato il paziente lavoro di ricostruzione degli avvenimenti che hanno fatto la storia del teatro e per certi versi anche della città di Catania”. La borsa di studio “Elena De Luca” è stata consegnata dal marito Cesare Poppi, che ha ricordato la consorte con un commovente discorso, a Diego Cavallaro e Francesca Grasso: il premio consentirà la realizzazione del progetto concepito dai due neo laureati, incentrato sulle opere di Marcello Leopardi, risultato della tesi di laurea in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico conseguita lo scorso marzo. Alcuni momenti della manifestazione (Foto Tino Puglisi)
Ornella Fazzina, responsabile del corso di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, ha annunciato che la presentazione della seconda edizione dei “Quaderni dei beni culturali” ha coinciso con la consegna della borsa di studio “Elena De Luca”, in ricordo della docente dell’Accademia scomparsa prematuramente. Il premio è destinato agli allievi più meritevoli nell’insegnamento di Iconologia e iconografia, curato in passato dalla De Luca.
Il prof. Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia catanese, nel ricordare la docente scomparsa e ringraziando la famiglia De Luca per aver continuato a mantenere la borsa di studio, che permetterà la realizzazione di un progetto culturale a Catania e provincia, ha evidenziato come l’Accademia di Belle Arti di Catania è stata, negli ultimi anni, quella che ha investito di più in cultura, cercando di far comprendere agli allievi come sia possibile un futuro professionale anche in Sicilia.
L’importanza della parte musicale, oltre alla scenografia, ai costumi e agli attori, nelle rappresentazioni teatrali che si svolgono al Teatro “Bellini”, è stata invece spiegata dal prof. Giuseppe Montemagno, docente di musica.
Il progetto “Marcello Leopardi” è stato esposto dal prof. Michele Romano, docente di Valorizzazione dei Beni Storico-Artistici e relatore della tesi: il docente ha seguito per due anni gli allievi Cavallaro e Grasso nella realizzazione di questo itinerario virtuale, che permetterà un dialogo tra il museo e il territorio tramite la realizzazione di stand in alcune chiese catanesi per la lettura delle opere d’arte e di una postazione multimediale nel Castello Ursino. Il progetto permetterà di attivare delle visite guidate e didattiche con le scuole attraverso percorsi tematici all’interno del Castello Ursino, le cui collezioni saranno in stretto contatto con le opere sparse per Catania e provincia, consentendo al visitatore un nuovo, più interessante e interattivo approccio con l’arte.
Il progetto sarà realizzato dall’associazione “Arteks”, nata a febbraio di quest'anno con l’obiettivo di occuparsi di promozione artistica, culturale, scientifica e sociale, mirando ad essere un valido supporto per iniziative di carattere artistico-culturale e di qualsiasi manifestazione dell'ingegno umano sia essa pittura, musica, teatro. L'impegno principale è orientato ad incentivare la fruizione di beni e attività culturali attraverso, soprattutto, l'uso delle moderne tecnologie, progettando ed organizzando attività per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale. e vedrà la sua collaborazione anche per l’organizzazione delle su citate visite didattiche.