Caravaggio a Messina tra quadri e… risse: un pittore dal cervello stravolto
16/12/2018 | CULTURA E SPETTACOLI
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L'incontro di Letojanni
Caravaggio, il mago delle luci e delle ombre, sulle tele come nella vita. E Messina, scenario del passaggio di questo particolare personaggio, ne è rimasta colpita, nei suoi artisti e nella sua storia. Lo narra un libro, “Caravaggio a Messina, storia di un pittore dal cervello stravolto”, scritto dalla ventinovenne messinese Valentina Certo, laureata in Beni Culturali e specializzata in Storia dell'arte. Archeoclub Area Ionica ha scelto di presentarlo venerdì sera, al Museo Durante, sede del Palazzo della Cultura, grazie al patrocinio del Comune di Letojanni e alla collaborazione dell’Ordine degli Avvocati di Messina e del Lions Club Letojanni-Valle d’Agrò. L’incontro nella sala bu del Palacultura è stato moderato dall’architetto Ketty Tamà, la quale si è anche confrontata con l’autrice su alcuni aspetti del libro, dopo i saluti dell’assessore alla Cultura di Letojanni, Teresa Rammi, del delegato del consiglio dell’Ordine degli avvocati, Nunzio Cammaroto, dell’editore Pierangelo Giambra e dopo l’introduzione-recensione della professoressa Pina D’Alatri, che ha evidenziato le caratteristiche del libro della Certo. “Un omaggio a Caravaggio ed a Messina”, ha ammesso Valentina Certo nel discutere con la Tamà le tematiche trattate da un testo che contestualizza la Sicilia e la Messina seicentesca, vi colloca la figura artistica e umana del Caravaggio e ne ripercorre le varie tappe e i vari riflessi che la presenza del Caravaggio nella città dello Stretto, tra il 1608 ed 1609, ha determinato. Lo storico Salvatore Mosca si è invece occupato dell’impatto di Caravaggio e della sua pittura sugli artisti della riviera jonica messinese e su quella degli artisti che scelsero di discostarsene, mostrando diverse opere. Ha concluso il presidente di Archeoclub Area Jonica, ripercorrendo la vita “giudiziaria” di Michelangelo Merisi da Caravaggio e soffermandosi, a beneficio degli avvocati presenti (l’incontro era valido anche come evento di formazione professionale) sulle caratteristiche processuali e sostanziali emersi dai documenti storici di due processi subiti dall’artista, con riferimento alla promozione dell’azione penale, alle tecniche di interrogatorio, al valore delle prove nel processo del Seicento, all’utilizzo della custodia cautelare. “Siamo stati felici – ha dichiarato Brianni – di poter avere con noi Valentina Certo, capace di dar vita ad un lavoro straordinario, ricco di spunti di vario genere su un personaggio determinante per la formazione di tanti pittori del territorio”.