"Chiese aperte”, Archeoclub riscopre "San Miceli" di Allume
13/05/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
13/05/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
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La sede Area Jonica Messina di Archeoclub parteciperà anche quest’anno all’iniziativa “Chiese Aperte” promossa dalla sede nazionale di Archeoclub d’Italia, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana. L’evento, che ha luogo ogni anno la seconda domenica di maggio, punta a consentire la conoscenza delle chiese che abitualmente sono chiuse al pubblico o comunque non vengono utilizzate ma che, malgrado ciò, hanno delle caratteristiche storiche e culturali importanti. L’obiettivo è quello di “illuminare” anche gli edifici sacri minori, spesso veri e propri contenitori di storie e spiritualità importanti per il territorio. Quest’anno il direttivo di Archeoclub Area Jonica Onlus ha deciso di partecipare all’iniziativa in collaborazione con la Parrocchia di Allume (Roccalumera) e col suo sacerdote, don Dario Giardina, per l’apertura della chiesa di San Michele o – come più comunemente conosciuta in zona – San Miceli. La chiesa verrà aperta dai volontari di Archeoclub il 14 maggio dalle 10 alle 19. Ai visitatori che raggiungeranno il piccolo ma accogliente edificio religioso, recentemente restaurato, sarà anche fornito del materiale illustrativo sulla chiesa e le caratteristiche storiche della stessa, sintetizzate dalla professoressa Antonina Foti, presidente dell’Osservatorio ai Beni Culturali dell’Unione dei Comuni ed in passato esperto per le tematiche culturali del Comune di Roccalumera. Si tratta di un edificio piccolo ma particolarmente suggestivo e panoramico, situato nella parte alta di Allume, costituito da unica navata con volta a botte in muratore. Grazie ad un intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, coordinato dall’architetto Daniele Tefa, nel 2001-02 vennero ricostruite porzioni di muri perimetrali mancanti, realizzata la copertura e consolidata la parte absidale. Come sarà spiegato durante le visite, ad Allume e, quindi, anche alla chiesa di S. Michele, è legato un pezzo importante della storia del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo, al quale a Roccalumera è stato dedicato un parco letterario.