"Corteggiando i corti": storie di Sicilia e di siciliani sul grande schermo ad Alì Terme
08/01/2023 | CULTURA E SPETTACOLI
08/01/2023 | CULTURA E SPETTACOLI
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Freni, Caminiti, Vasta e Chillemi
Dal delicato corto “La veglia” di Chiara Rapisarda sull’ adozione nascosta, all’intimo travaglio di “Quel giorno Caro Franco” di Nuccio Modica sul cambio di identità sessuale; dallo spaccato di vita familiare e lavorativa de “L’ultimo artigiano” di Emanuele Freni a “Voglio essere libero” di Giovanni Di Pasquale, opera di denuncia sulla vita dei minori con le mamme carcerate. È stata dedicata alle storie sulla Sicilia e i siciliani la seconda edizione di “Corteggiando i corti”, rassegna di cortometraggi d’autore organizzata al Cinema Vittoria di Alì Terme dai circoli “Nuova Presenza” di Santa Teresa di Riva e “Salvatore Quasimodo” di Giardini Naxos, rispettivamente aderenti al Cinit-Cineforum Italiano di Venezia e al Centro Studi Cinematografici di Roma. Ne è venuto fuori uno spaccato denso di valenza culturale sia per i palati degli addetti ai lavori che per i molti curiosi di cinema, con il pieno gradimento del pubblico e la grande soddisfazione degli organizzatori. Dopo i saluti dei presidenti nazionali, Massimo Caminiti per il Cinit e Giancarlo Zappoli del Csc, hanno coordinato la mattinata Ignazio Vasta presidente regionale Csc, Orazio Leotta e Massimo Cicala del Cinit. Dodici i cortometraggi proiettati, tutti molto stimolanti per le tematiche affrontate, sia di carattere sociale che psicologico, e gli autori, quasi tutti presenti alla manifestazione, hanno avuto modo di sottolineare le peculiarità dei loro lavori, di fiction e di documentari, sempre apprezzati dal pubblico. Proiettati anche due corti tratti da famosi fatti di cronaca siciliana, presentati da Beppe Manno, cultore e divulgatore di film d’autore, con “Un passo avanti-Gianni Boris Giuliano” di Antonella Barbera e Fabio Leone sul poliziotto caduto per opera della mafia alla fine degli Anni ‘70 del secolo scorso a Palermo e “Franca Viola” di Marta Savina, sul rifiuto al matrimonio riparatore dopo il rapimento di una ragazza siciliana. Una mini-sezione è stata dedicata a due lavori scolastici, vincitori di progetti nazionali, realizzati da classi dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi”, “L’amicizia sul filo” della 5B 2018/19 del Liceo classico di Santa Teresa di Riva, sull’inclusività interetnica, presentato dalla professoressa Raffaella Villari con alcuni studenti protagonisti; “La lupa”, un book-trailer sull’omonima opera di Verga, della classe quinta del Liceo linguistico di Giardini-Naxos, presentato dai docenti Carmelina Longo, Milena Privitera e Giovanni Costa con gli alunni interpreti del lavoro; intervenuta anche la dirigente scolastica, Manuela Raneri, complimentandosi con docenti e studenti per i lavori realizzati e ringraziando l’organizzazione per l’invito ricevuto. Il focus centrale dell’evento ha visto sullo schermo l’ultima intervista rilasciata da Turi Vasile, qualche mese prima della scomparsa, ne “La mia Sicilia”, di Fabrizio Sergi, il quale dopo aver delineato la figura del maestro ha proposto il video: un emozionante e commovente testamento, dedicato alla sicilianità, una grande personalità della cultura convinto sostenitore della Sicilia da lui definita “una categoria dello spirito”. Molto interessante anche il lavoro “La guerra è tutta strana” di Angelo Barbera e di Sebastiano Pennisi, estrapolato da un più articolato e ampio documentario in cui varie testimonianze di varie generazioni e di diversi continenti danno uno spaccato contrastante dell’idea di guerra. Infine presentati due lavori che hanno puntato anche sulla valorizzazione della cultura e delle bellezze isolane, sui resti archeologici e i panorami sul mare Ionio con il lavoro documentaristico “Monte Scuderi” di Matteo Arrigo e i luoghi affascinanti di Savoca, Sant’Alessio Siculo e Forza d’Agrò sul fresco e dinamico videoclip musicale “Torneremo a ballare” di Lory Sergi, Maurii e Arianna.