Corteggiando i corti, vince "Che altri occhi ti guardino" sulla vita di Peppino Impastato
30/12/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
30/12/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
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Caminiti, Rapisarda, Vasta, Sergi, De Luca e D'Arrigo
È stato assegnato al cortometraggio “Che altri occhi ti guardino” di Antonella Barbera e Alfio Leone, incentrato sulla vita e l’impegno politico e sociale di Peppino Impastato, il Premio del pubblico della prima edizione di “Corteggiando i corti”, rassegna di opere sulle tradizioni, storie e di personaggi della Sicilia, organizzata al cinema Vittoria di Alì Terme dalle associazioni nazionali di cultura cinematografica Cinit e Centro Studi Cinematografici, tramite i cinecircoli “Nuova Presenza” di S. Teresa di Riva e “Salvatore Quasimodo” di Giardini Naxos. Un’edizione partecipata che ha visto alternarsi corti di alto livello qualitativo e professionale, molti dei quali pluripremiati, di giovani autori siciliani che hanno emozionato un pubblico attento e qualificato sia per vivacità di immagini che per intensità di argomenti. La mattinata è iniziata con le immagini di foto e di filmati d’epoca sul terremoto di Messina, per la ricorrenza del 111° anniversario, col documentario “La Messina di una volta e che non c’è più” di Egidio Bernava, attuale presidente dell’Agis Sicilia, il quale, presente in sala ha spiegato come è nata l’idea del filmato sulla tragedia che ha colpito la Città dello Stretto, e poi gli aiuti e gli sforzi per la ricostruzione. Una rassegna caratterizzata anche dalla prima visione del corto “Ospite” di Chiara Rapisarda, sua opera prima, sul tema della migrazione e sul valore della ospitalità e dell’accoglienza del popolo siciliano, molto apprezzato per una regia attenta e misurata, come pure “Sharifa” di Fabrizio Sergi, uno dei vincitori di “MigrArti” 2018, per l’intensa interpretazione di Khadija Amzil e le musiche di Lorenzo Sergi. Tra i corti proiettati al cinema “Vittoria” anche “Uscire fuori” di Michele Leonardi sulla reintegrazione in famiglia di una donna uscita dal carcere; “Vasa Vasa” di Alessia Scarso sulla tradizionale festa pasquale di Modica; “ In ogni cosa fuori” di Sebastiano Pennisi, opera realizzata con gli studenti dell’Istituto “Vittorini” di Lentini e ispirato al romanzo di Pirandello “Uno, nessuno centomila”; “Minicu 102” di Agnese Reitano e Sebastiano Messina, toccante intervista al pittore di carretti siciliani Domenico Di Guardo alla vigilia del suo 102esimo compleanno; “Anna” di Federica D’Ignoto sulla confessione di un segreto personale tramite la scrittura sceneggiatura; “Ignorance” di Andrea Lorenzini, dimostrazione di quanto la credulità e la soggezione popolare possano superare talvolta quella mafiosa; “Pircantaturi”, corto d’animazione di pregiata fattura, di Angela Conigliaro, Alice Buscaldi e Lorenzo Fresta, su una “figura sociale” ormai scomparsa. La manifestazione è stata condotta da Massimo Caminiti, presidente del Cinit e Ignazio Vasta, presidente regionale del Centro Studi Cinematografici e ha visto la collaborazione di Peppe Manno, coordinatore della “Rassegna itinerante del cinema d’autore”, di Sebiano Chillemi responsabile del festival “Corti di sera” di Itala e di Nello Calabrò del festival internazionale di corti d’animazione “Zabut” di S. Teresa, i quali hanno presentato i lavori selezionati per questa edizione della rassegna.Madrina di questa prima edizione è stata Angela D’Arrigo della Fondazione Ente dello Spettacolo che ha portato i saluti del presidente don Davide Milani e l’augurio di future e qualificate collaborazioni tra le due Associazioni nazionali e l’Ente, come già avvenuto positivamente all’ultimo festival del cinema di Venezia. Presenti, tra gli altri, Enrico Pulvirenti direttore artistico del “CineVolta film festival” di Caltanissetta e Aldo Rompineve presidente del Cinecircolo “Agorá” di Giarre, lo scultore e poliedrico artista Nino Ucchino e il maestro fotografo Giorgio Salvadori. Tutti gli ospiti sono stati omaggiati con le copie delle riviste curate dalle due associazioni, “Cabiria - Studi di cinema” e “Cin&media” del Cinit, “Film” e “Ragazzo Selvaggio” del Csc.