Dai libri alla brochure: l'eredità di Carmelo Duro continua a promuovere la Val d'Agrò
04/08/2021 | CULTURA E SPETTACOLI
04/08/2021 | CULTURA E SPETTACOLI
1387 Lettori unici
Tamà, Chillemi e Brianni alla serata
Sant’Alessio Siculo e la Valle d’Agrò hanno ricordato Carmelo Duro e la sua visione comprensoriale con la seconda edizione dell’iniziativa “Otto borghi, un territorio”, organizzata dalle associazioni “Valle d’Agrò-Carmelo Duro” e Archeoclub Area Jonica e ospitata anche quest’anno a Villa Genovesi. A fare gli onori di casa il vicesindaco Santino Foti, che ha colto l’occasione per proporre “iniziative mirate alle scuole affinché l’opera di Duro possa cristallizzarsi nelle nuove generazioni”, mentre Ninuccia Foti, presidente dell’Osservatorio Beni culturali dell’Unione dei Comuni, ha auspicato una collaborazione tra Osservatorio ed associazioni: un assist colto da Sebastiano Gugliotta, sindaco di Pagliara, intervenuto quale assessore dell’Unione. Un messaggio di saluto e di congratulazioni per l’iniziativa è stato inviato anche dal vicario episcopale per la zona jonica, padre Ettore Sentimentale, tramite don Luciano Zampetti, parroco di Sant’Alessio. Durante la serata è stata presentata la pubblicazione promozionale curata dall’associazione “Valle d’Agrò-Carmelo Duro”, una sorta di brochure elegante e dettagliata sulla vallata che fornisce informazioni sui sette comuni con le caratteristiche storiche e paesaggistiche, le attività economiche e le peculiarità culturali, realizzata in collaborazione con i Comuni e gli imprenditori del territorio: “Abbiamo pensato di proseguire il lavoro fatto da Carmelo con il libro ‘La Valle d’Agrò’ - ha detto il presidente dell’associazione, Pino Chillemi - con questa pubblicazione immaginata soprattutto per le fiere, per dare all’esterno l’idea di quello che è la nostra vallata”. Chillemi e il vice presidente Nino Cucuzzella hanno anche illustrato alcuni dei nuovi progetti in cantiere dell’associazione. La seconda parte della serata (presente anche Mimma Duro, figlia di Carmelo) è stata curata da Archeoclub e dedicata a “Paesi&Parole”: la vicepresidente Ketty Tamà, moderatrice della serata, ha dialogato con il presidente Filippo Brianni ed i rappresentanti del Comuni presenti, evidenziando alcuni degli aspetti più originali per ciascun comune contenuti nel libro di Duro. Si è parlato, in particolare di Sant’Alessio, Roccafiorita (presente il sindaco Concetto Orlando: “Duro valorizzò anche la Roccafiorita degli spaccapietre, che incarnavano la laboriosità dell’alta Val d’Agrò”), Limina, Antillo (l’ing. Carmelo Lettina, intervenuto anche sui leggendari aneddoti legati ai confini con Sant’Alessio e Limina), Forza d’Agrò (Carmelo Nicita: “paghiamo il prezzo di una politica miope”), Savoca (l’assessore e giornalista Pippo Trimarchi, che ha fornito anche aneddoti sulla nascita del libro di Duro). Ma si è parlato anche di viabilità, con riferimento alla mobilità all’interno della Valle, e alla necessità di un orientamento culturale della pianificazione urbana. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si è fatto riferimento soprattutto ai “tondi” nelle piazze, degli angoli circolari attorno ai quali la gente del paese si radunava a discutere. Duro ne descrive due distrutti a Forza d’Agrò, mentre a Roccafiorita, quello sito nella piazza antistante la chiesa madre, costituisce tutt’oggi un luogo di discussione e decisione sulle tematiche del paese.