“Figlio di Sicilia”, la Media di Furci alla scoperta del passato
26/04/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
26/04/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
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L'incontro con l'autore
Gli studenti delle classi IIA, IIB e IIIA della scuola secondaria di primo grado di Furci Siculo, accompagnati dai docenti Anna Maria Bongiorno, Giuseppa Di Bella, Nunzia Sturiale e Marco Marchetti, hanno partecipato nei giorni scorsi alla presentazione del libro libro “Figlio di Sicilia-Racconti di uomini ed eroi” di Giovanni Bonarrigo, organizzata dal Comune nei locali del Centro Diurno. All’incontro, oltre all’autore, sono intervenuti il sindaco Sebastiano Foti e l’assessore alla Cultura Alessandro Niosi, ma protagonisti della giornata sono stati i ragazzi, che hanno preparato diversi lavori, tra cui una presentazione in power point sul libro, delle poesie accompagnate da un sottofondo musciale al pianoforte curato da Anna Trimarchi, dei cartelloni ed un video dove i ragazzi hanno messo in scena un capitolo del libro. Ad aprire la presentazione è stato il primo cittadino di Furci, che ha dato il benvenuto a Bonarrigo ringraziandolo per la sua presenza e sottolineando l’importanza di organizzare manifestazioni del genere in quanto rappresentano un’ opportunità per arricchire il nostro bagaglio culturale. L’autore di “Figlio di Sicilia” ha poi illustrato il contenuto del libro e le motivazioni che lo hanno spinto a scriverlo. A seguire un breve discorso della baby sindaco Federica Santamaria, incentrato sull’importanza della lettura. “Leggere, infatti – ha spiegato – non è solo una ricchezza privata, destinata al singolo individuo, ma è una ricchezza, una risorsa per la società. Per questo la presentazione di un libro è sempre motivo di arricchimento culturale. In particolar modo “Figlio di Sicilia” – ha proseguito Santamaria prima di presentare i vari lavori preparati dai compagni – ci ha dato la possibilità di conoscere, capire e confrontarci con un periodo che non conoscevamo”. L’incontro è stato vissuto con grande entusiasmo dai ragazzi ed è stato anche un momento educativo e formativo, perché gli studenti hanno preso una maggiore coscienza di come la nostra terra non sia nata “terra di fuoco” ma terra di cultura, di storia, di personaggi di rilievo che hanno contribuito, con i loro scritti, a rendere migliore il nostro territorio, come Giovanni Bonarrigo.
Il capitolo del libro messo in scena dagli studenti