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Gianni e Rula Casale, una vita al servizio dei più deboli
31/05/2015 | CULTURA E SPETTACOLI
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Gianni e Rula Casale durante una delle loro missioni
L’esperienza missionaria dei salesiani Gianni e Rula Casale in giro per i Paesi del mondo è stata al centro dell’ultimo incontro dell’Università delle Tre Età di S. Teresa di Riva. Nei locali dell’ex municipio l’associazione presieduta da Santino Albano ha ospitato la testimonianza della coppia messinese che dal 2004 ha iniziato un cammino volto a servire i più deboli, secondo i principi e lo spirito di Don Bosco. Gianni, docente in pensione di materie scientifiche e tecniche, e la moglie Rula, infermiera professionale greca, sposi da più di 30 anni e genitori di quattro figli, hanno deciso ogni anno, per sette mesi ogni volta, di fare tappa in Cambogia, Sudan, Haiti, Ruanda, Timor Est, Madagascar, Etiopia. “Come genitori il nostro obiettivo principale era di essere buoni, impegnati e responsabili – hanno spiegato ai soci Unitre –: in altre parole, era quello di essere modelli per i nostri figli. Così abbiamo scelto di essere missionari per i giovani più poveri seguendo il carisma salesiano”. La coppia, avuta la possibilità di lasciare la professione e di avere una pensione minima appena sufficiente per soddisfare i bisogni della famiglia, ha dunque scelto di fare qualche sacrificio e mettersi a disposizione della Provvidenza, spinta dal desiderio profondo e duraturo di cambiare la propria vita e quella dell’intera famiglia. Gianni e Rula Casale hanno raccontato i loro viaggi, mostrando anche alcuni filmati girati nei paesi in cui hanno prestato la loro opera, evidenziando le diverse situazioni di povertà e abbandono: “Rula ha fatto l’infermiera, la sarta, la cuoca, la compagna di giochi, la mamma. Io ho insegnato lingue, matematica e scienze ai ragazzi e pedagogia agli educatori laici, senza contare le ‘lezioni’ di calcio e di catechismo – ha spiegato Gianni –: tutte le volte ci siamo resi disponibili in favore dei bambini, delle famiglie, dei giovani e dei poveri”. Esperienze che si traducono in una continua crescita interiore e in una maggiore consapevolezza di sé stessi, degli altri e di ciò che accade attorno. “Abbiamo imparato ad accettare ciò che non può essere cambiato, ma anche a lavorare sodo per cambiare ciò che può essere cambiato: la testimonianza è la prima forma di impegno apostolico e non possiamo testimoniare se prima non abbiamo incontrato il Cristo. Non esistono vacanze – hanno ricordato – e non si può perdere tempo: siamo sempre attivi per sensibilizzare gli altri, per raccogliere fondi per la prossima missione laddove il Signore ci chiamerà”.
Il prossimo incontro organizzato dall’Università delle Tre Età di S. Teresa di Riva si terrà lunedì 1 giugno presso l’ex municipio, dove interverrà la scrittrice Silvia Rapisarda, autrice del testo “Giampietro Rigano da Santa Teresa di Riva. Un cappuccino appassionato della Storia”.