Il ricordo di Rocco Chinnici a Savoca: “Fu un innovatore nella lotta alla mafia”
di Redazione | 29/08/2015 | CULTURA E SPETTACOLI
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La presentazione del libro a Savoca
Ricordi, riflessioni e dibattiti sulla Sicilia di ieri e di oggi hanno caratterizzato la presentazione del libro “È così lieve il tuo bacio sulla fronte - Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia” svoltasi a Savoca nell’ambito della Giornata della Legalità, alla presenza dell’europarlamentare Caterina Chinnici, autrice del libro che racconta la storia del padre caduto per mano della mafia a Palermo il 29 luglio 1983 insieme alla sua scorta. Alla serata, moderata dalla giornalista Lucia Gaberscek, hanno preso parte anche il sindaco Antonino Bartolotta, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e della cittadinanza di Savoca, e il docente e scrittore Carmelo Ucchino, che si è soffermato sul tema della mafia e sulla drammaticità della morte di Rocco Chinnici per mano della stessa. Chinnici, come ricordato dalla figlia, fu un innovatore e precursore dei tempi: aveva intuito che per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso, era necessario riunire differenti filoni di indagine, comporre tutte le informazioni e le conoscenze che ne derivavano. Per farlo, creò sotto la sua guida un gruppo di giudici istruttori: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Giuseppe Di Lello. L'anno dopo la sua morte, questo gruppo prenderà il nome di "pool antimafia". La sua attività non si limitò però solo all’interno delle aule giudiziarie ma fu un precursore anche nell’andare tra la gente, nelle scuole, a contatto con i giovani, per far sì che si creasse una nuova coscienza civile utile a contrastare dal basso la mafia. Ma era prima di tutto un uomo, un padre, cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. Dopo decenni di silenzio, Caterina Chinnici, la figlia primogenita, a sua volta giudice, a sua volta impegnata nella lotta alla mafia, a sua volta sotto scorta, ha scelto di raccontare la loro vita "di prima", serena nonostante le difficoltà, e la loro vita "dopo". Nel libro, illustrato ad un folto pubblico che ha riempito piazza “Gabriele D’Annunzio dinanzi alla “Luna crescente”, monumento dedicato a Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e a tutti i caduti in difesa della giustizia e della libertà, ha raccontato come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a decidere di perdonare: l'unico modo per sentirsi degni del messaggio altissimo di un padre e un marito molto amato. L’europarlamentare ha ricordato i momenti di vita “normale" vissuti nella sua infanzia prima di trasferirsi a Palermo, i ricordi di "quando Falcone andava a pranzo a casa Chinnici e la mamma diceva che bisognava allungare il tavolo come nei giorni di festa". Da quegli molto è stato fatto in Sicilia nella lotta alla criminalità mafiosa – ha sottolineato Caterina Chinnici – grazie anche alla possibilità di aggredire i beni dei mafiosi e ad un nuovo spirito di lotta insito nei giovani”. La serata ha visto la presenza di numerosi amministratori della fascia jonica e tirrenica e di esponenti delle forze dell’ordine tra cui il comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina, capitano Francesco Filippo, e il comandante della Reparto operativo dell’Arma di Messina, tenente colonnello Nicola Roberto Lerario. La parlamentare si è soffermata poi sulla sua attività a Strasburgo e sulla questione dei fondi comunitari, che spesso, purtroppo, la Sicilia è costretta a restituire perché non spesi. “Oltre ai fondi indiretti gestiti dalla Regione – ha spiegato Chinnici – esiste un’altra strada utile per gli amministratori locali, che è quella dei fondi diretti, a cui poter attingere per realizzare progetti sul territorio. Credo che bisogna comunque sforzarsi per utilizzare al meglio, attraverso le giuste competenze e e professionalità, i finanziamenti indiretti: compito che ovviamente spetta al governo regionale”. L’onorevole ha annunciato poi che sta organizzando incontri di formazione e informazione per fornire agli amministratori locali che operano sul territorio validi strumenti per approfondire le modalità di accesso i fondi indiretti, così da offrire un valido contributo per far fronte alle esigenze dei singoli comuni. Il pubblico che ha assistito alla presentazione Caterina Chinnici e Antonino Bartolotta a fianco della "Luna crescente"