Il solstizio d'estate in abbazia, nel ricordo di Tusa e per scoprire l'archeologia d'Agrò
18/06/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
18/06/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
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Un solstizio all'interno dell'abbazia
Il solstizio del “genius loci” dell’abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò spegne quest’anno le cinque candeline. Un compleanno che venerdì 21, alle ore 17.30, Archeoclub Area Jonica Messina cercherà di rendere speciale con un ricco convegno moderato dal presidente dell’associazione Filippo Brianni e dalla coordinatrice, nonché ideatrice, del progetto solstizio, Ketty Tamà. Archeoclub intende riportare in Babilica personaggi, storie, miti e soprattutto progetti che riguardano la Valle, per riscoprirne il “genius loci”. L’edizione 2019 sarà certamente segnata dal ricordo dell’ex assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa; ricordo che avverrà attraverso la messa in pratica di uno dei suoi motti fatti propri da Archeoclub: “la mia stella polare è il dovere di divulgazione”. In questa ottica, l’elemento portante della serata sarà un progetto dell’Università di Messina, che verrà illustrato dalla prof.ssa Grazia Spagnolo (affiancata dai professori Marco Sfacteria e Antonella Santostefano) per la ricognizione del potenziale archeologico del comprensorio. Prevista la presenza ad agosto di un gruppo di studenti che provvederanno a scandagliare i principali punti di interesse archeologico della Valle, partendo da Scifì (dove peraltro la Spagnolo curò nel 2002 l’ultimo scavo) e proseguendo per la “viabilità romana” della zona, da Casalvecchio a Gallodoro. Un progetto dagli sviluppi al momento imprevedibili. Il ricordo più concreto di Sebastiano Tusa, che è stato anche Soprintendente del Mare, sarà poi recuperare una delle sue tante passioni, l’archeologia subacquea. L’ex presidente e consigliere nazionale Archeoclub, Santino Mastroeni, parlerà di “navi sommerse all’ombra dell’Arghennon Akron”, illustrando i risultati e le caratteristiche delle prospezioni subacquee realizzate anni fa grazie al supporto del Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri e della sezione “Marenostrum” di Archeoclub d’Italia, a suo tempo guidata dall’ing. Orlando Pandolfi. Anche questo intervento si pone in un’ottica di valorizzazione di quel sito, sulla base di un percorso tracciato anni fa dalla dott.ssa Virginia Carnabuci, attuale consigliere comunale di Sant’Alessio. Ovviamente si farà un ulteriore “step” anche sulla via del recupero dell’antica biblioteca dell’Abbazia e la creazione di un museo esperienziale, con Archeoclub pronta a lanciare una “sorpresa” che avrà la necessità del commento del sacerdote ortodosso Padre Alessio Mandanikiotis. Originale sarà il tema della prof.ssa Marinella Arena “San Pietro e Paolo: disegni invisibili”, con i risultati di un particolare rilievo fatto con scanner 3d nella Basilica dall’Università di Reggio Calabria, dove opera la Arena. L’evento è organizzato da Archeoclub Area Jonica Messina con numerose partnership: Comune e Parrocchia di Casalvecchio; Polo Museale di Messina (che gestisce il monastero dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò); il Lions Club “Letojanni-Valle d’Agrò”; l’Università di Reggio Calabria; “Naxoslegge” guidato da Fulvia Toscano; l’Ordine degli Architetti e quello dei Geometri, che garantiranno anche agli iscritti partecipanti dei crediti formativi.