Inaugurato "Il Cristo d’acciaio" di Nino Ucchino, un'opera modellata con il cuore
di Andrea Rifatto | 24/06/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
di Andrea Rifatto | 24/06/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
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Il taglio del nastro inaugurale
“L’elettrodo è la mia penna per disegnare e il mio pennello per scolpire, sull’acciaio che modello a memoria”. Nascono così le sculture di Nino Ucchino, come “Il Cristo d’acciaio” destinato alla costruenda chiesa Sacra Famiglia di Cassino. L’opera è stata inaugurata ieri sera nel Parco Unità d’Italia di S. Teresa di Riva, prima di partire alla volta del Lazio dove troverà posto per volontà della Diocesi di Sora, che negli anni scorsi ha contattato l’artista commissionandogli l’opera che ha ottenuto l’approvazione dalla Cei. Una scultura che misura oltre due metri, realizzata dal maestro Ucchino con lamiere di acciaio inox modellate a martello e rifinite con la saldatura in otto lunghi mesi di intenso lavoro nel suo atelier di Savoca. “Un’opera d’acciaio battuta, fatta a memoria, senza modello ma nata dal cuore – l’ha definita l’artista – sapendo che soddisfare un committente non è assolutamente facile, perché si affida interamente a te senza sapere quale sarà il risultato finale. E non è facile fidarsi di un’artista…”. “La missione è compiuta – ha detto ieri sera don Fortunato Tamburrini, vicario episcopale della Diocesi di Sora e responsabile della chiesa di Cassino – non possiamo che essere soddisfatti del lavoro di Nino Ucchino, a cui abbiamo commissionato un Cristo staccato dalla croce per simboleggiare come dal dolore e dalle macerie rinascono vita e amore”. A supporto del lavoro svolto dal maestro Ucchino è stato proiettato un documentario realizzato dal regista Fabrizio Sergi, che ha ripercorso tutte le varie fasi di costruzione dell’opera con i commenti di diversi i critici d’arte di fama internazionale. All’evento di inaugurazione sono intervenuti i sindaci di S. Teresa e Savoca, Danilo Lo Giudice e Nino Bartolotta, il sindaco di Messina e della Città metropolitana Cateno De Luca, il vicario episcopale della Diocesi di Messina per la zona jonica don Ettore Sentimentale, don Fortunato Tamburrini e il critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo. “Nino Ucchino è un maestro di vita, una forza positiva che rimane qui con coraggio – ha detto De Luca – scegliendo di lavorare nel proprio territorio al contrario di tanti che spesso vanno via”. “Avevamo il dovere di far vedere al nostro territorio un’opera d’arte così straordinaria – ha aggiunto Lo Giudice – per rendere onore e merito all’artista prima che venisse posizionata nel luogo dove è destinata”. Per Bartolotta “con questa opera Ucchino va fuori dai nostri confini e siamo tutti fieri di lui. Vorrei che il suo atelier possa diventare una laboratorio didattico per giovani artisti – ha aggiunto il sindaco di Savoca – dove insegnare loro l’arte”. “Il Cristo d’acciaio” sarà adesso trasferito a Cassino dove la comunità locale è in attesa di un’altra cerimonia di accoglienza per l’installazione definitiva dietro l’altare maggiore della chiesa Sacra Famiglia.