L'orologio antiorario della Cattedrale di Savoca, un mix di mistero e arte
di Filippo Brianni | 29/08/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
di Filippo Brianni | 29/08/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
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Bartolotta, Ucchino, Brancato, Restifo e Siciliano
Un orologio che segna l’orario in senso… antiorario. Che tiene il tempo altrui ma dimentica il proprio, visto che non c’è certezza sulla sua data di “nascita”; che affascina, incuriosisce e presenta aspetti tali da renderlo “unico al mondo”. È l’orologio sulla torre della cattedrale di Savoca. Un mix di mistero ed arte oggetto di recente oggetto di uno studio, “L’orologio antiorario della Cattedrale di Savoca” pubblicato dalla studiosa locale Annamaria Brancato. Un testo presentato nel Centro Filarmonico del borgo medievale durante la terza edizione della manifestazione “Itinera”, con le relazioni dello scrittore Carmelo Ucchino, dello storico Giuseppe Restifo, oltre che dell’editore Armando Siciliano. Presenti anche il deputato regionale Giuseppe Lupo, vicepresidente dell’Ars, e il sindaco Antonino Bartolotta. Un testo che fa uno schizzo dello storia di Savoca e si concentra poi sulla Cattedrale che i basiliani migliorarono con i fondi normanni operando su strutture antecedenti. Il campanile venne poi eretto nel 1555 sul quale venne poi realizzato l’orologio, forse nel secolo successivo. Come molti altri rinascimentali, presenta le ore segnate in senso opposto a quello attuale, per favorire la misurazione e la visualizzazione in quell’epoca, secondo un articolato meccanismo su cui si sofferma molto il testo della Brancato. L’autrice, peraltro, ha auspicato iniziative culturali per far studiare e divulgare le singolari caratteristiche di questa opera d’arte, da recuperare pienamente.