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La Bottega degli Attori in scena con una cantata di Ciccio Busacca
25/11/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
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Appuntamento alle 19 al Palazzo della Cultura
La Bottega degli Attori di Carlo Barbera presenta «Lu gran duellu tra la Morti e lu Milardariu» di Ciccio Busacca, noto cantastorie siciliano, che andrà in scena domenica 30 novembre 2014 alle ore 19.00 presso Villa Crisafulli Ragno di S. Teresa di Riva, sede del Palazzo della Cultura. L’attore siciliano Carlo Barbera rende omaggio alla personalità artistica di Francesco Busacca, per tutti noto come Ciccio, il cantastorie e chitarrista d’origine catanese (Paternò-1925) che portò il nome e la cultura della Sicilia in giro per il mondo con le sue «cantate» appassionate per la narrativa e di denuncia civile, unite a una particolare sensibilità musicale furono caratteristiche che distinsero l’opera di Francesco Busacca tra gli altri cantastorie siciliani.
Ciccio Busacca, appena ventiseienne, inizia la sua carriera artistica nella piazza cittadina di San Cataldo (CL), con la rappresentazione de «L'assassinio di Raddusa» storia ispirata da un fatto di cronaca realmente accaduto nel paese di Raddusa in provincia di Catania. Nel giro di pochi anni l’arte di Busacca viene riconosciuta e apprezzata a Milano. Il cantastorie siciliano debutterà al Piccolo Teatro nel 1956 con «Pupi e cantastorie di Sicilia», mentre l’anno successivo la giuria dell’Associazione italiana cantastorie ambulanti (AICA), a Gonzaga, gli conferisce il primo premio di «Trovatore d’Italia» per la storia di Giovanni Accetta, «L'innucenti vinnicaturi». La naturale propensione per narrare musicalmente le storie lo portò all’incontro con il poeta Ignazio Buttita e con l’attore teatrale Dario Fo. Questi due incontri segnarono in modo valevole e produttivo il lavoro di Ciccio Busacca nel decennio 1960-70. Con l’avvento della tecnologia e la diffusione della comunicazione radio-televisiva si registrò il lento declino dell’arte popolare del cantastorie, che non risparmiò neppure l’artista Busacca.
Oggi, l’arte del narrare le storie in canto è ripresa dall’attore nizzardo Carlo Barbera che riprende, con la personalità che lo caratterizza, l’eredità dell’arte di Busacca proponendo al pubblico «Lu gran duellu tra la Morti e lu Milardariu», un confronto schietto e duro tra un Miliardario che non accetta di morire per non abbandonare la propria ricchezza e la Morte che vincerà, com’è prevedibile, il ‘duellu’. Carlo Barbera sarà affiancato in scena da Natalia Silvestro con la collaborazione di Loredana Manganaro e Onofrio Triolo. La serata sarà arricchita dalla presenza di Paolo Busacca, figlio dell’artista Ciccio, anch’egli cantastorie. L’ingresso è a offerta libera.