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La riviera jonica vola alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia
di Massimo Marinacci | 28/08/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
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Tindaro Trimarchi, Fabrizio Sergi e Giulia Sterrantino
Si è aperta la 71esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, in programma fino al 6 settembre. I temi clou di questa rassegna riguarderanno soprattutto i disabili mentali, i droni, gli amori impossibili da vivere e ovviamente la crisi economica. Venti i film in concorso, di cui tre italiani. L'apertura è affidata a Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu, il regista premio Oscar per Babel che torna in concorso al Lido a 11 anni dal successo di 21 grammi. L’Italia è ben rappresentata da Mario Martone con Il giovane favoloso, pellicola sulla vita di Giacomo Leopardi, Saverio Costanzo che propone Hungry hearts e Francesco Munzi con Anime nere, una sorta di western su una famiglia calabrese ambientato nella Locride. Anche quest’anno verrà assegnato il premio “Venezia Classici”, per il miglior film restaurato e per il miglior documentario sul cinema. A presiedere la giuria sarà il regista Giuliano Montaldo, affiancato da 28 studenti provenienti da diverse università italiane, laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 13 Dams e della veneziana Ca’ Foscari: tra questi i messinesi Tindaro Trimarchi e Giulia Sterrantino. Trimarchi, originario di S. Teresa di Riva, studia Regia e Produzione presso il Dams dell’Università degli Studi Roma Tre, mentre la collega giurata, proveniente da Sant’Alessio Siculo, è una studentessa di Cinema all'Università di Padova, prossima a specializzarsi in Produzione ed Editing cinematografico. I due studenti avranno modo di incontrare registi e produttori provenienti da tutto il mondo della settima arte, ed avranno il compito di giudicare 21 film restaurati della sezione Venezia Classici,di cui 18 lungometraggi e tre cortometraggi, oltre a dieci documentari sul cinema e i suoi autori. Fra i lungometraggi si va da Bulli e pupe (1955) di Joseph L. Mankiewicz a Baci rubati (1968) di François Truffaut, da The Innocents (1961) di Jack Clayton a Macbeth (1971) di Roman Polanski, da Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica a L’udienza (1971) di Marco Ferreri, fino a Una giornata particolare (1977) di Ettore Scola, per citare solo alcuni fra i titoli più noti. Questi in particolare i tre cortometraggi: Arlecchino (Harlequin) di Giuliano Montaldo (1983, 8’), il primo esperimento di HDTV realizzato dalla Rai con la Sony e la NHK (televisione pubblica giapponese) che ha aperto la strada al cinema digitale, con Vittorio Storaro direttore della fotografia e Ferruccio Soleri protagonista; L’amour existe di Maurice Pialat (1961, 19’) e L’avventura di un soldato - episodio di L’amore difficile di Nino Manfredi (1962, 25’), omaggio al grande attore italiano a dieci anni dalla scomparsa. I documentari in concorso saranno Mise en scène with Arthur Penn (a conversation) di Amir Naderi , One day since yesterday : Peter Bogdanovic & The Lost American Film di Bill Teck, ed inoltre due importanti documentari prodotti dall'Istituto Luce, che quest'anno compie 90 anni dalla fondazione. L’operazione di recupero e restauro delle pellicole è stata curata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con la Cineteca nazionale di Roma.
Tra le star in concorso più attese ci saranno Al Pacino protagonista di ben due film: Manglehorn di David Gordon Green e The Humbling di Barry Levinson; poi Willem Defoe con Pasolini di Abel Ferrara; Viggo Mortensen protagonista di Loin des hommes ed Edward Norton interprete in Birdman. Tra i film più attesi tratti dalle varie sezioni, sette in tutto, ci saranno il documentario del regista danese Joshua Oppenhaimer, The Look of Silence, che analizza il tema del genocidio in Indonesia e il nuovo film di Kim Ki Duk, regista che fa sempre parlare di sé da più di vent'anni con opere straordinarie e sconvolgenti: One on One, sulle conseguenze morali e negative della crisi economica. Alla 71esima edizione della rassegna anche il nuovo film dell'attrice e regista Sabina Guzzanti, La trattativa, che tenta di ricostruire attraverso numerose testimonianze il negoziato Stato-mafia, avviato nel periodo delle stragi mafiose tra ‘92 e ‘93, e l'esilarante Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco.
Attesissimo il film collettivo e primo social movie italiano del regista premio Oscar Gabriele Salvatores, dal titolo Italy in a day, in cui racconta un'Italia diversa dal solito grazie ai contributi filmati inviati dagli italiani. Film tra l'altro molto atteso dal giovane regista di S. Teresa di Riva Fabrizio Sergi, proprio perché nell'opera collettiva firmata da Salvatores potrebbe rientrare una particolare sequenza inedita girata da Sergi. Grande sarà poi lo spazio riservato al documentario, genere ormai molto in voga da qualche anno a questa parte alla Mostra di Venezia, ma certamente, come sempre, non mancheranno le sorprese.
Venezia Classici presente alla Mostra dal 2012 con crescente successo, grazie alla selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, sarà dunque un’occasione per riscoprire opere del passato trascurate o sottovalutate, rivelando come la Sezione più affascinante e attesa dai cinefili.