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La Torre Saracena di S. Teresa di Riva apre le porte al pubblico
di Gianluca Santisi | 06/06/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
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Una foto storica della Torre Saracena
La Torre Saracena, struttura privata che rappresenta uno dei simboli di S. Teresa di Riva (tanto da essere raffigurata anche nello stemma comunale), sarà visitabile per la prima volta dal pubblico grazie all’iniziativa dell’associazione “Desti in Azione” che ha aderito al progetto nazionale «Invasioni digitali». L’evento è in programma domenica 8 giugno, a partire dalle ore 18.30. I partecipanti si raduneranno nella prospiciente piazza Madonna del Carmelo e da lì avrà inizio la visita, che durerà circa un'ora. L’architetto Salvatore Coglitore, studioso di storia locale, farà da cicerone. Sarà l'occasione per conoscere più da vicino uno dei simboli della città di Santa Teresa, sconosciuto ai più visto che, come detto, l'immobile è di proprietà privata. «È la terza volta che la nostra associazione - ha spiegato la presidente di "Desti in Azione", Agnese Sturiale -, con il prezioso supporto dell'arch. Coglitore, si prodiga nella ricerca di iniziative volte alla maggiore consapevolezza di un paese che ai più è sempre sembrato scevro da ogni personalità e identità. Questa volta lo faremo aderendo ad un evento in rete con il resto d'Italia». “Invasioni Digitali è una iniziativa di promozione online del territorio, della cultura e del patrimonio storico locale, mediante la condivisione di foto, commenti, post, tweet in un'ottica di diffusione digitale della cultura. In tutta Italia, fino all’8 giugno, gruppi di “invasori digitali” armati di smartphone e tablet andranno alla riscoperta di quei luoghi e monumenti di cultura poco conosciuti o a rischio. Lo scopo è quello di “liberare” la cultura e l’arte dall’oblio. La torre santateresina oggetto della visita risale al XIII secolo e venne edificata per difendere la costa dai saraceni. Nel corso dei secoli ha cambiato più volte forma e proprietà fino al 1892 quando fu acquistata dall’ing. Giuseppe Pelleri. Prima della modifica strutturale, avvenuta nel 1895, la copertura della torre era a cupola di colore marrone-rossiccio. “La torre – spiega l’arch. Coglitore - non presentava le aperture che oggi sono visibili sul prospetto e non aveva naturalmente le tipiche merlature medievali a coda di rondine o alla ghibellina che adornano la copertura piana e la palazzina adiacente. Merli che sono stati, nel 1934, riportati sia nell’adiacente chieda Madonna del Carmelo e successivamente nello stemma comunale”.