"Liberi di scegliere", i liceali di Santa Teresa scoprono la missione del giudice Di Bella
di Redazione | 16/05/2021 | CULTURA E SPETTACOLI
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Lipari, Caminiti, Di Bella e Sciammetta
Liberi di scegliere, se stare dalla parte delle organizzazioni mafiose o condurre una vita normale nella società. È il tema affrontato all’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva nel corso dell’incontro con Roberto Di Bella, giudice del Tribunale per i Minorenni prima di Reggio Calabria e ora di Catania, organizzato dal Lions Club presieduto da Massimo Caminiti e collegato al libro scritto dal magistrato e al concorso nazionale indetto dal Miur, entrambi dal titolo “Liberi di scegliere”, oltre che all’omonimo film prodotto da Rai Fiction. La storia di un giudice che ha processato prima i padri, poi i loro figli ma che ha voluto dare ai ragazzi una possibilità, per farli tornare liberi di scegliere e mostrare loro altri mondi, altre vite, un futuro ritagliato sui loro sogni e non sulle richieste di una società criminale basata su violenza, onore, omertà, i codici della ‘Ndrangheta. Così, ad un certo punto della sua attività, Di Bella ha cercato di adottare e intraprendere una strategia, supportata dalla giurisprudenza, che permettesse a questi minori di poter scegliere tra la tradizione criminale e una vita diversa, un percorso nuovo tramite l’affidamento a famiglie o a centri di accoglienza fuori regione, per allontanarsi da un destino era segnato, fatto di latitanza, carcere o morte per gli uomini, matrimoni coatti e collaborazione passiva per le donne. All’iniziativa, svoltasi in streaming, hanno aderito le 21 classi del triennio dei Licei Scientifico e Classico, coordinate dai docenti e in particolare dalla professoressa Emilia Scarcella, referente dell’Istituto in materia di legalità, e Roberto Di Bella ha risposto alle domande degli studenti raccontando emozioni e riflessioni personali dell’uomo di legge e dello Stato, che deve giudicare, condannare o assolvere, le sue reazioni al contrasto con una parte della stampa nazionale e locale, la lotta contro una mentalità retrograda, il peso di una burocrazia da snellire nelle adozioni e il collegamento positivo con associazioni come “Libera” di Don Ciotti, che ha supportato il suo agire e infine la positività dei protocolli d’intesa con alcuni organismi delle istituzioni civili e religiose per un dialogo più costruttivo finalizzato a soluzioni rapide. Al dibattito è intervenuta anche la dirigente scolastica Carmela Maria Lipari, che ha sottolineato la profonda umanità, la grande professionalità e la capacità di coinvolgimento del magistrato nella consapevolezza della dimensione rieducativa della giustizia, particolarmente importante in campo minorile, che umanizza l’attività del giudice, spesso vista come distante dalle esigenze della gente e del cittadino, mentre il governatore del Distretto Lions Club 108 YB-Sicilia, Mariella Sciammetta, ha sottolineato l’impegno lionistico per le tematiche della legalità verso i giovani ma anche per le problematiche legate all’istituto dell’affido dei minori, proposto come tema dai Club siciliani a livello nazionale per potere sensibilizzare più cittadini possibili a offrire un ambiente accogliente ed educativo ai minori che non hanno più come punto di riferimento una famiglia. Il presidente del Lions Club, Massimo Caminiti, ha espresso la propria soddisfazione per la riuscita dell’incontro-dibattito concretizzatosi grazie alla disponibilità del giudice a incontrare gli studenti, al dirigente scolastico che ne ha autorizzato la fattibilità e all’impegno degli studenti.