"L’ora d’aria del ritardatario", il romanzo di Nicolò Riggio ambientato a Santa Teresa
di Paola Rifatto | 28/08/2022 | CULTURA E SPETTACOLI
di Paola Rifatto | 28/08/2022 | CULTURA E SPETTACOLI
1160 Lettori unici
La presentazione al Palazzo della Cultura e l’intervento della moglie
È stato presentato a Santa Teresa di Riva, nella sala convegni del Palazzo della Cultura, il romanzo di Nicolò Riggio “L’ora d’aria del ritardatario”. Nel corso dell’incontro, organizzato dall’Amministrazione comunale rappresentata dalla presidente del Consiglio Domenica Sturiale e condotto da Carmelo Ucchino, è stata ricordata, attraverso le testimonianze di amici, della moglie e della sorella Rosanna, la figura dell’autore. Nicolò Riggio, nato a Santa Teresa di Riva il 4 luglio del 1949 e scomparso a Bergamo l’8 ottobre del 2018, frequenta il Liceo Classico Statale nella cittadina jonica e si laurea in lettere all'Università di Messina nel 1975. Nel 1977, come molti giovani del nostro territorio, va ad insegnare al Nord e si stabilisce definitivamente in Lombardia. Insegna per molti anni al Liceo Artistico Statale di Bergamo. Docente e intellettuale, studioso della letteratura italiana, da tanti anni si dedicava alla scrittura di questa opera, senza mai pubblicarla. Dopo la morte di Riggio, la moglie Ileana Riva, i figli Daniele e Valerio, grazie alla collaborazione di Claudia Santeroni, sua ex allieva, hanno fatto pubblicare l’opera postuma. “L’ora d’aria del ritardatario” (Lubrina Bramanti editore) è un romanzo di mare, ambientato a Marina Ionica, che in realtà coincide con Santa Teresa di Riva, negli anni del fascismo. La scrittura di Riggio, come evidenzia nella prefazione Giuseppe Traina, è fantasiosa, lussureggiante di immagini, ricca di parole desuete o derivate dal dialetto siciliano, una scrittura “alta”, lirica e divagante, nel solco dei più raffinati scrittori siciliani del secondo Novecento, da Stefano D’Arrigo a Vincenzo Consolo a Gesualdo Bufalino.