"Mio padre, un magistrato": a S.Teresa la storia di Rocco Chinnici raccontata dalla figlia
03/05/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
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Rocco e Caterina Chinnici
“Mio padre, un magistrato-storia di Rocco Chinnici raccontata dalla figlia”, spettacolo scritto da Clara Costanzo e dedicato a Rocco Chinnici, giudice assassinato dalla mafia a Palermo il 29 luglio 1983 insieme alla sua scorta, arriva al Teatro “Val d’Agrò” di S. Teresa di Riva per la prima in Sicilia, in programma domenica 7 maggio alle ore 19.30. Un lavoro che nasce dall'incontro di Clara Costanzo, autrice e interprete, con Caterina Chinnici, figlia del magistrato, in un caldo pomeriggio d'estate, in Sicilia, a Savoca: poche parole di intesa, sguardi di stima reciproca e il desiderio comune di narrare una vita. Il violino di Giovanni Alibrandi accompagna in scena Clara che, come se fosse Caterina, racconta la storia del suo papà, Rocco Chinnici: un magistrato, un eroe, un martire ma soprattutto un uomo, un marito, un padre. Rocco Chinnici fu il primo ad affermare che per combattere la mafia bisognava colpirla negli affari economici; fu il primo ad intuire l'unitarietà e l'interdipendenza fra tutte le famiglie mafiose e conseguentemente, l'interconnessione dei grandi delitti di mafia; fu il primo a modificare radicalmente il metodo di lavoro dei magistrati, cercando di affrontare unitariamente l'esame del fenomeno; riunì sotto la propria guida Borsellino e Falcone, istituendo così quello che, dopo la sua morte, prenderà il nome di pool antimafia, pioniere di un metodo apprezzato e ripreso anche dall'Fbi; fu il primo a portare la sua testimonianza nelle scuole, a parlare direttamente ai ragazzi, convinto che educare le giovani generazioni ad una nuova coscienza, fosse l'unica arma per un futuro migliore: anche per questo fu ucciso dalla prima autobomba piazzata da Cosa nostra, il 29 luglio 1983. La sua storia attraverso lo sguardo amorevole e addolorato della figlia, assume una forza emotiva ed una autenticità eccezionali nella quotidianità dei grandi ideali, del duro lavoro e dei gesti concreti della vita di ogni giorno. Le note inedite, scritte da Roberto Izzo, del violino e del canto, danno voce struggente a quanto non è possibile esprimere a parole, evocando con partecipe emozione fatti storici, esistenze umane e atmosfere musicali in una variazione di linguaggi che trasfigura la biografia storica in una forma nuova. La direttrice artistica dei Sikilia, Cettina Sciacca, e tutta la Compagnia hanno fortemente voluto ospitare questo spettacolo proprio per l'alta valenza culturale e artistica che esso trasmette. Per le prenotazioni è possibile telefonare al 339/2727905 oppure inviare una email a: cettinasciacca@alice.it. Per ulteriori informazioni consultare la pagina Fb dell'Associazione culturale Sikilia.