Premio letterario "Voci dell'Abbazia", vincitori da tutta Italia
di Filippo Brianni | 08/08/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
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I premiati con i giurati e gli amministratori comunali
Ha appena due anni, ma già… corre veloce il Premio letterario-storico “Voci dell’Abbazia” di Casalvecchio Siculo, organizzato dall'Amministrazione. Quest’anno ha attecchito anche oltre i confini regionali, facendo auspicare al sindaco, Marco Saetti “un ulteriore salto organizzativo”, visto che “il premio suscita interesse” e che “gli spunti storici e culturali di quest’Abbazia sono davvero importanti”. Così, la cerimonia di premiazione svoltasi all’abbazia dei Ss. Pietro e Paolo d’Agrò, dove oltre al sindaco è intervenuto l'assessore ai Beni culturali Roberta Moschella, si è trasformata nell’occasione per fissare nuovi “step”, oltre che per rendere omaggio ai vincitori, buona parte dei quali non siciliani. Per la sezione “Poesia”, ha vinto Assunta Spedicato con “Ai versanti della scogliera”, seguita da Anna Maria Deodato (“Dentro il burqa”) e Giuseppe Blandino (“L’urlo del silenzio”). In giuria vi erano Enrico De Lea, Ninuccia Foti e Fortunata Trovato. Per la seziona “Narrativa”, il vincitore è stato Roberto Colonnelli con “Follia sulla promenade”, un racconto ispirato al recente attentato di Nizza. Secondo posto per Giuseppina Correnti Caruso con “Il cuore della nonna” e terzo per Marco Managò con “L’ultima notte dell’anno”; menzione speciale per Gennaro Saccone autore di “Ho fatto un sogno”. La giuria era composta da Melina Veser, Graziella Cacciola e Angela Mazzeo. Le giurie erano coordinate da Gianni Bonina; segretario del premio Santo Puzzolo. Durante la cerimonia di premiazione è intervenuta anche Ketty Tamà, la quale ha presentato il libro che i Lions Val d’Agrò hanno di recente “recuperato” in versione digitale dal museo dell’Escorial di Madrid. Si tratta di un Vangelo scritto presso l’Abbazia dell’Agrò nel 1054 e fa parte di un “blocco” di nove volumi che presto dovrebbero tutti rientrare – seppur in forma digitale – nella Val d’Agrò grazie all’impegno dei Lions e di Ketty Tamà, con il supporto del Comune di Casalvecchio e di Archeoclub Area Jonica.