"Quando l’amore diventa follia”, a S. Teresa storia di vittima e carnefice
di Filippo Brianni | 06/12/2018 | CULTURA E SPETTACOLI
di Filippo Brianni | 06/12/2018 | CULTURA E SPETTACOLI
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La presentazione del libro
“Quando l’amore diventa follia”. Se può dirsi amore, o se piuttosto è follia, che si maschera di lusinghe in modo da apparire amore. Stefania Lo Piparo ne parla in un libro, autobiografico, che l’associazione “Il paese di fronte al mare” di S. Teresa di Riva ha voluto presentare, in tandem con l’Amministrazione comunale, durante il Caffè d’arte al Palazzo della Cultura santateresino. Un libro, pubblicato da Armando Siciliano Editore, che narra una storia particolarissima, dove il limite tra carnefice e vittima sembrerebbe assottigliarsi, fino a diventare apparentemente invisibile. E sì, perché proprio l’autrice ha sul groppone una condanna per omicidio del marito: frutto dell’ultimo atto di follia dell’uomo, secondo il racconto del libro, che vistosi smascherato si è inferto delle ferite che si sono poi rivelate letali. La Lo Piparo, in attesa che la giustizia finisca il suo lungo corso, racconta la storia in questo testo che mostra l’evoluzione di un rapporto con un uomo violento, le subdole trappole, la camaleontica capacità di nascondere la propria indole violenta sotto fiori, regali, lusinghe. In assenza dell’autrice (impegnata con un figlio in difficoltà e che è comunque intervenuta telefonicamente), il libro è stato descritto proprio da Armando Siciliano, e poi commentato dai due “motori” del Caffè d’Arte, Melina Patanè e Antonello Bruno. La Patanè, che è anche psichiatra, ha posto l’accento sul rapporto tra mente e società e sulla necessità di “educare l’essere umano al rispetto del suo simile”. Antonello Bruno ha tracciato un quadro stilistico di un testo che sviscera una tematica analizzata anche dall’assessore alle Pari Opportunità, Annalisa Miano, che ha fortemente voluto l’evento e che, insieme al sindaco, Danilo Lo Giudice, ha sottolineato l’importanza della presenza delle istituzioni per arginare un problema diventato ormai una piaga sociale. Durante la serata, chiusa dal recital di chitarra classica di Agatino Scuderi, la giornalista Valeria Brancato, in rappresentanza della Fidapa S. Teresa-Val d’Agrò, ha letto la “Carta per i diritti delle fanciulle”, prima dei contributi artistici e poetici di Daniela Tania Linguanti, Carmen Crisafulli, Morena Meoni, Renato Di Pane, Nino Rizzo. Il Caffè d’arte tornerà venerdì 7 dicembre.