Riparte il Caffè d'arte di S. Teresa, fulcro di arte e cultura della riviera jonica
di Filippo Brianni | 10/10/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
di Filippo Brianni | 10/10/2019 | CULTURA E SPETTACOLI
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Camelia, Patanè e Bruno
Torna forte l’ormai inconfondibile “aroma” del… Caffè d’Arte di S. Teresa, che ha nuovamente inebriato la sala di Villa Crisafulli-Ragno con l’annuncio delle iniziative culturali ed artistiche che ogni due settimane, per l’ottavo anno consecutivo, scandiranno inverno e primavera della riviera jonica. E tutto grazie all’impegno dell’associazione “Il paese di fronte al mare”, con al timone l’ormai consolidato trio capeggiato da Melina Patanè, col suo vice Antonello Bruno e il tesoriere, con facoltà di incursioni nella storia e nell’automobilismo, Gabriele Camelia. “Ripartiamo in un clima di amicizia e condivisione”, afferma Melina Patanè di fronte agli occhi degli esponenti dell’Amministrazione, tra cui l’assessore alla Cultura Annalisa Miano e il presidente del Consiglio comunale Mimma Sturiale. Tra il pubblico, presenti molti di quelli che saranno i protagonisti artistici anche di questa ottava edizione, che avrà come tema conduttore “il lavoro, inteso nella sua accezione creativa oltre che nella sua valenza culturale, storica e politica”, dice la Patanè, ma anche come “fonte di libertà, ieri come oggi” ha rincarato nel suo intervento Gabriele Camelia. Antonello Bruno ha invece tratteggiato, tra versi e richiami, l’impatto che il “lavoro” del Caffè d’Arte ha avuto sul territorio in questi anni. Numerosi gli ospiti e gli artisti presentati, tracciando le linee delle future collaborazioni, sopra le note della musicista Rosie Villari. Prevista la conferma dei concorsi “Boccavento”, “Il poeta di fronte al mare” e “Piccole storie”, oltre che il Premio Boccavento alla carriera. In arrivo un altro premio, del tutto singolare, il premio “L’arte del vivere quotidiano”, che verrà assegnato a “persone comuni che nello svolgimento delle normali attività si distinguano per dedizione al lavoro, impegno, qualità dei lavori etici e civili, anche nel sacrificio silenzioso privo dei riflettori. Venerdì 11 ottobre si entrerà nel vivo, con la presentazione, alle ore 18, del libro di poesie “Le notti senza respiro”, scritto dal socio Archeoclub letojannese Enrico Scandurra per Algra Editore. Previsti anche i primi “assaggi” di musica e pittura.