Roccafiorita, il paese più piccolo ma con una grande anima culturale: ecco la biblioteca
di Redazione | 27/08/2022 | CULTURA E SPETTACOLI
di Redazione | 27/08/2022 | CULTURA E SPETTACOLI
1196 Lettori unici
Certo, Tamà, Brianni e Orlando all'evento
È il più piccolo comune del Sud Italia ma ha una grande anima culturale e continua ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze grazie anche a importanti contributi esterni. Roccafiorita, a 700 metri sul livello del mare sotto il monte Kalfa, con un balcone sullo Jonio, ha adesso una ricca biblioteca con un patrimonio di 7500 volumi, inaugurata in occasione di “Kalfaracconta”, la rassegna letteraria organizzata da Archeoclub Area Jonica Messina presieduta da Filippo Brianni. “L’idea è quella di investire in cultura, che per noi è la cosa più importante - commenta il sindaco Concetto Orlando - e abbiamo la necessità di rendere la biblioteca un luogo vivo, con l’aiuto di tutte le associazioni e gli operatori culturali del territorio per realizzare eventi ed iniziative”. Un invito colto al volo da Archeoclub e dal giornalista Domenico Interdonato. Numeri e caratteristiche della nuova biblioteca sono stati illustrati da Martina Saglimbeni, portavoce delle volontarie del progetto di Servizio civile “CreaCultura” (composto anche da Angela Vadalà, Agata Intelisano ed Emanuela Intelisano), che da mesi lavorano incessantemente alla catalogazione dei libri, alcune migliaia frutto della donazione di Paolo Turiano nel 2021, che col suo gesto ha dato il via alla nascita della struttura all’interno dell’ex palestra. Altre donazioni sono giunte adesso dallo storico Mario Triolo, dal giornalista Domenico Interdonato e da diversi autori presenti. Madrina dell’inaugurazione Valentina Certo, scrittrice, divulgatrice, docente e storica dell’arte: “Continuiamo a seminare, a condividere sapere e cultura, a divulgare, a parlare con gli altri - ha detto al taglio del nastro - impegniamoci seriamente. Facciamo la nostra parte, per citare Piero Angela”.
“Non dimenticheremo questa quarta edizione di Kalfaracconta - evidenzia Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Jonica - perché ha coinciso con l’apertura della biblioteca e con la ‘prima pietra’ di un progetto di valorizzazione degli autori jonici da potenziare”. “Abbiamo scelto di concentrarci sulla necessità di un visione culturale del futuro”, ha aggiunto la vice presidente Ketty Tamà. Il titolo di quest’anno, “chi semina cultura raccoglie futuro”, è strettamente connesso all’inaugurazione della biblioteca e si è articolata attraverso dialoghi con gli autori prendendo spunto dai loro testi. Il primo contributo è stato proprio quello di Valentina Certo, autrice del testo “Il leggendario Federico II” edito da Giambra, introdotta da Emilia Mazzullo, assessore alla cultura di Roccafiorita, che ha illustrato il testo nelle sue caratteristiche anche linguistiche mentre lo storico dell’arte Salvatore Mosca ha evidenziato come la Certo abbia avuto il coraggio di confrontarsi in maniera originale con due personaggi determinanti nei loro campi, oltre a Federico II, anche Caravaggio con particolare riferimento alla sua esperienza messinese. L’autrice ha riferito di aver cercato di rappresentare Federico II - così come anni fa Caravaggio - senza mitizzarlo, ma riportandolo nella sua dimensione umana. Ketty Tamà ha posto l’accento anche sulla “visione” di Federico II e sull’attualità della stessa. E come segno tangibile e attuale di questa visione, il sindaco di Roccafiorita ha deciso di donare una copia del testo di Valentina Certo ad ognuno dei dodici bambini del suo piccolo e dinamico comune. Subito dopo si è passati alla saggistica, con la presentazione di “Next generation Eu e Pnrr italiano”, edito da Rubettino e scritto da Giacomo D’Arrigo in tandem con Piero David. D’Arrigo ha conversato con Fabio Orlando, presidente del Consiglio comunale e con il giornalista Domenico Interdonato: Dal dialogo è emersa l’importanza di essere informati sulle opportunità del Pnrr e del contesto europeo, la necessità per amministrazioni e operatori di cambiare modo di pensare, progettare e rendicontare, l’importanza di “non ricominciare da capo” che significherebbe “Perdere tempo e risorse economiche”. “La corrente invisibile” di Salvino Muscarello, pubblicato con Amazon, ha dato lo spunto per discutere di nuove dinamiche editoriali, dal selfpublishing al linguaggio, vincitore del prestigioso premio letterario Amazon Storyteller 2020 in Italia. L’autore ha risposto alle sollecitazioni di D’Arrigo e Interdonato, ha parlato di questo giallo ambientato tra Alì Terme e Messina, della complementarietà del digitale rispetto al cartaceo (“che non sarà mai sostituito”) e dell’importanza per gli autori di utilizzare un linguaggio più accessibile ai giovani e più diretto (“senza dire di meno, ma dire in modo diverso”). Quanto sta succedendo a Kiev è stato lo spunto per introdurre “Parto dal cuore” (Carthago editore) di Virginia Caffo: il testo in realtà riguarda la toccante esperienza personale dell’autrice coinvolta in una adozione internazionale proprio a Kiev, che però ha anche restituito una foto della città, in molte delle sue contraddizioni e nel suo modo di vivere, prima del 24 febbraio. La Caffo ha dialogato con Filippo Brianni e Ninuccia Foti, presidente dell’Osservatorio Beni Culturali dell’Unione dei Comuni, che ha puntualizzato la crescente emozione suscitata dal racconto della Caffo, la quale, conosciuto per caso questo bambino ucraino “il giorno dopo siamo andati in Tribunale per adottarlo; se non fossimo riusciti a farlo sarei stata disposta a trasferirmi pur di non lasciarlo in quell’istituto”. “Tu sarai la mia speranza” (Macabor editore), ha invece introdotto la tematica dei racconti: una raccolta coordinata da Mariapia Crisafulli e contenente contributi sul futuro e sui giovani da parte di giornalisti e autori italiani, tra cui i due “jonici” Cinzia Aloisi e Filippo Brianni. Ninuccia Foti ha sottolineato il gesto di generosità della Crisafulli da dare spazio agli autori mentre con Enrico Scandurra sono state trattati gli aspetti, anche stilistici, dell’opera. Proprio Enrico Scandurra, giornalista e scrittore, è stato il protagonista dell’ultima presentazione “Sette piccoli sogni”, una raccolta di racconti edita da AlGra: con Emilia Mazzullo, l’autore ha evidenziato gli aspetti stilistici ed i richiami anche filologici contenuti nei racconti, mentre la Foti ha sottolineato soprattutto il tributo, contenuto in un racconto, a Pablo Pino, il quale 50 anni fa morì nel tentativo di salvare da una mareggiata due giovani turiste americane. L’evento è stato arricchito da una mostra fotografica sulla riviera jonica, proposta dalla socia Archeoclub Daniela Fileti, realizzata e coordinata da AFI011 presieduta da Mario Pollino. Le caratteristiche della mostra, che sarà in biblioteca a Roccafiorita fino all’11 settembre, sono state illustrate dal socio Afi011 e Archeoclub, Massimo Caminiti, il quale ha anche curato le foto dell’evento.