Martedì 03 Dicembre 2024
Consegnati al Comune per creare il borgo dei lettori e un nuovo modello turistico


Roccafiorita, mecenate di Roccalumera dona migliaia di libri per far nascere la biblioteca

di Redazione | 29/08/2020 | CULTURA E SPETTACOLI

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Tamà, Orlando e Turiano durante "Kalfa racconta"

Roccafiorita vedrà presto sorgere una ricca biblioteca grazie alla generosità di un mecenate e all’intuito del sindaco. L’Amministrazione comunale ha infatti accolto con entusiasmo la consegna di migliaia di testi fatta da un donatore di Roccalumera, Paolo Turiano, figlio di un noto magistrato della Corte di Cassazione e anche lui laureato in Giurisprudenza, cultore di libri e di attualità internazionale e locale che ha voluto regalare al piccolo comune montano, per la nascitura biblioteca che sta sorgendo in uno dei locali del Palazzetto, libri di saggistica, filosofia, diritto, religione e narrativa in lingua italiana, inglese, francese e tedesca. Partendo da questa donazione, il Comune ha deciso di creare non solo la biblioteca, ma di caratterizzare il borgo ed il Kalfa come borgo dei lettori, attraverso strumenti e strutture che l’Amministrazione si propone di allestire in parallelo alla messa in fruizione della biblioteca. Se n’è parlato in piazza Santissima Immacolata durante la seconda edizione di Kalfaracconta, l’evento dedicato ai libri ed alla lettura organizzato da Archeoclub Area Ionica in collaborazione con il Comune di Roccafiorita: l’evento era titolato “I libri sono finestre sul mondo”, una singolare coincidenza col fatto che in questo momento molti dei libri donati sono visibili dall’esterno del Palazzetto proprio sui davanzali delle finestre. Perciò Kalfaracconta è stata anche l’occasione per consentire ai relatori di confrontarsi sulle potenzialità di un borgo a “misura di libro” e sulle opportunità offerte dagli investimenti nei settori culturale in particolare nei libri e nelle opportunità di lettura  da parte dei piccoli centri. In apertura, il sindaco Concetto Orlando che ha ringraziato Paolo Turiano per una donazione che “consente la realizzazione di un obiettivo di questa Amministrazione, quello di realizzare un biblioteca originale”. “La biblioteca – gli ha fatto eco il presidente del Consiglio comunale, Fabio Orlando – dovrà integrarsi con l’idea-paese alla quale stiamo lavorando, un paese che sia in grado di offrire un modello turistico nuovo, slow, basato sulla qualità, sulla genuinità, sulle risorse naturali e anche su una fruizione culturale che si armonizzi col borgo”. “Ho scelto Roccafiorita e non una comunità più grande – ha spiegato Paolo Turiano – perché volevo che questo patrimonio di libri restasse come patrimonio della riviera jonica e facesse parte di un contesto in grado di apprezzarlo e valorizzarlo”.

Il presidente dell’Unione dei Comuni, Davide Paratore, ha sottolineato le difficoltà di avvicinare i giovani alla cultura, anche “perché – secondo Ninuccia Foti – presidente dell’Osservatorio dei Beni Culturali – i giovani vanno stimolati; in questa ottica, la creazione di questa nuova biblioteca potrebbe costituire un interessante momento di collaborazione tra Comune, scuola e associazioni che ha già dato frutti importanti, come le vicende legate al restauro di libri antichi a Casalvecchio e Itala, che gli studenti hanno svolto volentieri”. Input colti anche da Emilia Mazzullo, studentessa e consigliere comunale di Roccafiorita, la quale ha espresso entusiasmo per questa iniziativa “che favorisce il confronto dei giovani con le tematiche e le strutture culturali”. Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Ionica, ha parlato di “un bel giorno”, insistendo sulla necessità di creare, non solo una biblioteca, ma “un’idea che caratterizzi Roccafiorita, attraverso la creazione di quegli accorgimenti di arredo urbano e spazi dedicati alla lettura negli splendidi scorci del paese”. L’incontro è stato moderato da Ketty Tamà, socia Archeoclub e motore propulsivo di Kalfaracconta, nonché dalla giovanissima Giorgia Orlando, che si è occupata di stimolare i relatori con le sue domande. Ketty Tamà ha insistito sul valore della “curiosità”, passando in rassegna alcuni dei testi che fanno parte della donazione, evidenziando come possa essere importante per un borgo come Roccafiorita mettersi nelle condizioni di organizzare veri e propri “soggiorni letterari e riscoprire come i libri siano davvero finestre sul mondo. Da spalancare sempre”.


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