S. Teresa. Memoria e arte per non dimenticare l'orrore della Shoah
di Filippo Brianni | 08/02/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
di Filippo Brianni | 08/02/2017 | CULTURA E SPETTACOLI
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Camelia, Patanè e Bruno durante la serata
L’odio che genera terrore, l’arroganza che annichilisce il pensiero, la bruttezza che deturpa anime e luoghi di un fenomeno, l’Olocausto, che troppo spesso ha avuto terrorizzanti repliche. Ma per fortuna c’è ancora tanta bellezza che rimane a fronte di tutta la miseria, per utilizzare il celebre pensiero di Anna Frank che l’associazione “Il Paese di fronte il Mare” di S. Teresa di Riva ha voluto fare proprio in occasione del quindicinale “Caffè d’arte”, capitato nella Giornata della Memoria. E proprio il “diritto alla memoria” è stato il filo conduttore della serata condotta da Melina Patanè e Antonello Bruno, con il contributo di Gabriele Camelia, nel ritrovato scenario di Villa Crisafulli-Ragno. “L’arte diventa strumento educativo contro la disumanizzazione dell’essere umano che lo rende schiavo di brame di supremazia” ha commentato la Patanè nel presentare la lettura di “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Arte e lager sono stati i protagonisti anche degli interventi degli attori Carlo Barbera (che ha recitato un tratto del suo “Lo zio Leone”), Chicco Coci e Nico Zancle, (con alcune lettere di condannati ai lager). Gli aspetti storici sono stati tracciati da Gabriele Camelia, mentre gli interventi poetici sono stati di Daniela Tania Linguanti, Antonio Voccio e Ivan Spanò, con il commento proiettato tema del perdono di Antonello Bruno. La parte figurativa è stata curata da Carmelo Spinella e Ivan Spanò, con quadri e sculture. Per la musica, il chitarrista Agatino Scuderi, accompagnato dal violino del figlio Giovanni e della voce di Ludovica Bruno. Sul tema “Il diritto di avere diritti” è intervenuto anche Matteo Francilia. Venerdì 10 febbraio al Caffè d'arte di S. Teresa l'appuntamento è con "Raccontare la vita a fumetti", con ospite Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore messinese.