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Simposio di Primavera, la cultura classica promuove il territorio
di Andrea Rifatto | 27/05/2015 | CULTURA E SPETTACOLI
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Pitini, Fara, Lipari, Briguglio e Belardi
Un omaggio alle donne di ieri e di oggi, tra mito, scienza e attualità. È il filo conduttore sui cui si fonda il 1° Simposio di Primavera presentato oggi al Liceo classico “Enrico Trimarchi” di S. Teresa di Riva. Una progetto culturale, di cui è responsabile la prof.ssa Maria Rosaria Briguglio, nato su proposta del Dipartimento di Lettere guidato dalla prof.ssa Maria Belardi e di cui fanno parte le docenti Raffaella Villari, Giuseppina Pitini e Sabrina Fara. “Un’occasione per uscire dalle aule scolastiche e far sì che gli studenti possano valorizzare il patrimonio storico-culturale del comprensorio jonico – ha spiegato la dirigente dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi”, Carmela Maria Lipari – con un progetto che sarà l’ultimo dell’anno scolastico in corso ma che desideriamo portare avanti in futuro”. Il tema della prima edizione del Simposio sarà “La donna greca tra mito e scienza” e avrà come cornice la cittadina di Casalvecchio Siculo, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale del sindaco Marco Saetti. Si partirà venerdì 5 giugno alle ore 16 nell’abbazia arabo-normanna dei Ss. Pietro e Paolo d’Agrò, patrimonio storico dell'intero comprensorio, scelto come luogo simbolo della cultura perché fino al 1794 fu sede di una ricca biblioteca dotata di testi artistici e umanistici. Dopo i saluti della dirigente dell’Istituto verrà dato spazio alla lectio magistralis su Ipazia di Alessandria, scienziata del IV secolo d.C., curata dalla prof.ssa Paola Radici Colace, Ordinario di Filologia Classica all’Università degli Studi di Messina. Alle 17 è previsto un rinfresco, mentre alle 18 verrà proiettato “Agorà” di Alejandro Amenàbar, film su Ipazia girato nel 2009. Sabato 6 il Simposio si sposterà al centro di Casalvecchio Siculo, in piazza Tenente Elia Crisafulli: alle 17.30, dopo i saluti di rito, verrà messa in scena la rappresentazione teatrale “Clitennestra: Ritorno in Aulide”, a cura del Laboratorio teatrale e dell’Orchestra del Liceo classico, con l’introduzione alla tragedia del regista e docente Sergio Foscarini.
Da miti dell’Antica Grecia ai nostri giorni, il Dipartimento di Lettere del Classico santateresino ha voluto porre l‘attenzione sul ruolo della donna, spesso oggetto di soprusi e al centro di episodi di violenza, mettendo in risalto la figura di Ipazia, colta e libera pensatrice che pagò con la vita la sua straordinaria libertà di parola e azione. La rappresentazione teatrale “Clitennestra: Ritorno in Aulide”, messa in scena dagli studenti del Laboratorio teatrale curato dalle docenti Pasqualina Santoro e Raffaella Villari, sarà invece caratterizzata da diverse contaminazioni artistiche, dal mito di Ifigenia nella tragedia di Eschilo fino all’opera “Lo stupro” di Franca Rame, sotto la regia del prof. Sergio Foscarini, esperto esterno del Liceo. Fondamentale sarà il ruolo dell’Orchestra del Classico, composta da circa 30 studenti tra strumentisti e coristi, che da quest’anno parteciperà ai lavori del Laboratorio teatrale, che nei giorni scorsi ha già portato in scena “Clitennestra” al Teatro Antico di Tindari, in occasione della rassegna “Teatro Giovani”, dove lo scorso anno gli studenti santateresini si aggiudicarono il premio come migliore scenografia. “L’orchestra rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Istituto – ha sottolineato la dirigente Lipari – e ha già riscosso notevoli apprezzamenti”. Per la prima edizione del Simposio di Primavera è stata scelta come immagine "La Primavera di Stabia", dipinto conservato nel Museo archeologico nazionale di Napoli, che simboleggia la maestosità della donna.