“Sulle orme di Federico II", viaggio tra storia e mito al castello Rufo Ruffo
di Andrea Rifatto | 05/12/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
di Andrea Rifatto | 05/12/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
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Auditore, Di Ciuccio, Ardizzone e Moschella
Un affascinante viaggio in Sicilia alla ricerca delle tracce lasciate da Federico II, tra storia, mito e leggenda. È il filo conduttore della terza edizione dell’iniziativa “Sulle orme di Federico II”, promossa dalla Fondazione Federico II presieduta da Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars. Un itinerario con 22 siti siciliani, di cui sei in provincia di Messina: Milazzo, Monforte San Giorgio, Patti, Montalbano Elicona, Messina e Scaletta Zanclea. In quest’ultimo centro sarà protagonista il castello Rufo Ruffo, fatto costruire da Federico II intorno al 1220 e poi dato in custodia a Matteo Selvaggio, antenato della celebre Macalda, fino ad arrivare alla dinastia Ruffo. Un modo per far conoscere il patrimonio storico-architettonico lasciato dall’Imperatore in luoghi spesso poco conosciuti di un regno la cui produzione artistica e legislativa rese possibile l’incontro tra la cultura greca, latina, araba ed ebraica. Durante il suo regno siciliano, Federico II, oltre a una visione illuminata e multiculturale, si impegnò in varie campagne militari per la completa conquista della Sicilia e proprio per questo fece costruire castelli e fortezze per il controllo del territorio. L’architettura federiciana assunse caratteri stilisti specifici che hanno lasciato tracce molto significative. In tanti casi l’imperatore conosciuto come “Stupor mundi” fece abbattere e confiscare strutture feudali per fondare nuove città e per costruire castelli ispirati alla sua visione politica e destinati a diventare anche contenitori di opere d’arte. Il programma architettonico federiciano ha quindi creato in Sicilia una vera e propria catena di castelli che sono stati inseriti nella rete “Sulle orme di Federico II”, accolta con interesse dai sindaci e dagli amministratori dei comuni interessati, alcuni dei quali hanno sottolineato l’importanza di un’offerta culturale destinata a stimolare anche il mercato turistico siciliano. Ogni comune ha senza dubbio qualcosa da raccontare e la Fondazione punta a costruire un percorso comune su ogni spunto di promozione culturale e turistica. L’iniziativa è stata presentata a Palermo, dove si sono recati il sindaco di Scaletta, Gianfranco Moschella, con gli assessori Daniela Di Ciuccio (Turismo) e Santino Auditore (Beni culturali). L’Amministrazione scalettese da circa un anno sta lavorando per riportare il Rufo Ruffo agli antichi splendori e promuoverlo ai fini turistici: dopo aver effettuato una serie di interventi, il Comune ne ha affidato la gestione a un’associazione, che organizza visite guidate ed eventi così da valorizzare il maniero, uno dei più antichi castelli federiciani di Sicilia. “L’itinerario ‘Sulle orme di Federico II’ è stato presentato alla Bit di Milano e di Berlino e ci siamo resi conto di quanto interesse ci sia da parte degli stranieri ma anche più semplicemente del Nord Italia – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo –: aiutare il turista nella conoscenza e nella scoperta di siti archeologici, poco noti, è un obiettivo che questo assessorato si è da tempo prefissato”. Le prime tappe del percorso, rivolte alle comunità, si sono svolte o si svolgeranno a breve a Castelvetrano, San Cipirello, Menfi, Lentini e Cefalù. Seguirà una seconda fase a fine dicembre e gennaio e una terza nel periodo primaverile, che toccherà anche il Rufo Ruffo di Scaletta, durante le quali verranno coinvolte anche le scuole e gli studiosi locali.