Turismo e religione, Limina protagonista de "Il Cammino di San Filippo"
di Andrea Rifatto | 12/08/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
di Andrea Rifatto | 12/08/2016 | CULTURA E SPETTACOLI
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Da sinistra: Cannavò, Macauda, Fichera, Grasso, Ricciardi e Costa
A 17 secoli di distanza il percorso compiuto da San Filippo d’Agira nell'opera di evangelizzazione della Sicilia torna ad essere legato da un comune denominatore: il culto religioso. L’opportunità è arrivata con il progetto “Il cammino di San Filippo”, proposto dai Comuni di Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Santa Venerina, Valverde, Limina e dalle Pro Loco di Calatabiano ed Agira (En), territori attraversati dal Santo nel IV secolo, che hanno presentato alla Regione un elaborato per la valorizzazione del turismo religioso, dal costo complessivo di 232mila euro, finanziato con 160mila euro dall'assessorato regionale al Turimo, a cui è stata aggiunta una quota di cofinanziamento di 72mila euro dal Comune di Aci Catena, capofila del progetto. L’iter e gli obiettivi sono stati esposti nel corso di un incontro svoltosi a Limina, dove sono giunti Sebastiano Fichera, rup del progetto per conto del Comune di Aci Catena; Giuseppa Macauda, funzionaria dell’Ente acese ed Emanuela Avola, responsabile del focus group di progettazione, accolti dagli assessori liminesi Filippo Ricciardi e Franco Cannavò, da Domenico Costa, progettista per conto del Comune e da Filippo Grasso, consulente dell’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo. “Il progetto punta alla realizzazione di una serie di infrastrutture immateriali che permettano di implementare nei territori interessati un prodotto turistico specializzato basato su un itinerario religioso ma innovativo nella modalità di fruizione – hanno spiegato i progettisti – e che soprattutto possa avere una sostenibilità nel tempo”. Grazie ad accordi di rete tra partner pubblici e privati verranno costruiti diversi pacchetti turistici che puntano ad intercettare i visitatori soprattutto tramite il web. A tale scopo è stata realizzato un piattaforma online che consentirà di fruire contenuti e notizie sull’itinerario storico di San Filippo. Fondamentale sarà la sensibilizzazione degli attori locali affinchè si sentano partecipi e sposino con convinzione gli obiettivi e le strategie del progetto. Cinque le azioni previste: conoscenza del territorio e messa in rete degli operatori, infrastrutturazione digitale, accoglienza, identificazione della rete e promo commercializzazione. “Per Limina si tratta di un progetto importante perché coinvolge anche le comunità di emigrati di Caracas e New York – ha spiegato Ricciardi – che ha seguito l’iter prima da sindaco e adesso da assessore – e mi sento fiero e orgoglioso di questo risultato che ci vede protagonisti in una progettualità incentrata su un tema a noi caro quale quello del culto per San Filippo”. L’arch. Domenico Costa ha evidenziato come il Cammino ciò consentirà di fai rivivere i luoghi non solo a livello storico ma anche turistico, grazie anche al supporto di una struttura ricettiva di Sant’Alessio e a due ristoranti di Limina, partner economici del progetto. “Uno dei nostri obiettivi è quello di ripristinare il percorso storico dalle Gole Granciara al Calvario – ha spiegato Costa – fino a raggiungere anche Roccafiorita, in modo da ricreare fisicamente l’itinerario seguito da San Filippo”. Filippo Grasso ha sottolineato invece l’importanza di fare rete tra i comuni tramite un’unica governance capace di creare sviluppo: “Bisogna puntare sul turismo di ritorno e far venire nei nostri territorio i discendenti degli emigrati – ha spiegato – che molto spesso non conoscono i luoghi di origine. L’importante è pero mettere a sistema tutti i servizi con Comuni, parrocchie, Pro Loco”. Il parroco di Limina, padre Paolino Malambo, ha ascoltato attentamente gli obiettivi del progetto “Il cammino di San Filippo” e ha chiesto che la chiesa liminese sia coinvolta maggiormente in modo da essere una pedina fondamentale dell’iniziativa, divenendo una delle tappe principali del percorso seguito dai turisti.