Turismo, Federalberghi: "Nella riviera jonica tremila posti letto non riconosciuti"
19/05/2017 | ECONOMIA
19/05/2017 | ECONOMIA
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“Nella riviera jonica sono presenti almeno tremila posti letto non riconosciuti”. A denunciarlo è il presidente di Federalberghi Riviera Jonica Messina, Pierpaolo Biondi, intervenuto recentemente all’Assemblea nazionale di Federalberghi a Rapallo, dove era presente una delegazione composta dallo stesso Biondi e dal rappresentante del gruppo giovani, Dario Leo. Al centro del dibattito l’allarmante dilagare del turismo ricettivo illegale “É necessario regolamentare gli affitti brevi da parte dei Comuni – evidenzia Biondi – e la presenza di posti letto non riconosciuti ufficialmente porterà nel giro di pochi anni ad un collasso delle attività turistiche che operano alla luce del sole e secondo le regole. Le conseguenze saranno gravissime per tutta la collettività, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della sicurezza sociale. Un misura risolutiva diventa sempre più urgente, anche in vista del G7, poichè presso le attività ricettive illegali è possibile soggiornare senza effettuare alcuna registrazione degli alloggiati. Nel solo Comune di Letojanni – rileva il presidente di Federalbeghi – possono soggiornare almeno 900 ospiti senza che le autorità ne conoscano minimamente le generalità. Il danno economico per le casse dei Comuni è ingente, stimabile in diverse centinaia di migliaia di euro, in quanto nella maggior parte dei casi queste attività non pagano alcuna tassa di soggiorno e non emettono alcuna ricevuta”. Il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca sottolinea che “il fenomeno danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza e che entrambe le categorie sono esasperate dal dilagare della concorrenza sleale che inquina il mercato”. Il Parlamento nazionale ha in esame il decreto legge che assegna ai portali il prelievo alla fonte della cosiddetta cedolare secca, pari al 21% della tariffa pagata dai clienti degli appartamenti in locazione. In questo modo i portali verranno considerati dei veri e propri sostituti di imposta, per cui diventerà difficile se non impossibile esercitare un’attività ricettiva sommersa ed abusiva. Questa misura dovrà essere integrata con ulteriori misure, anche a protezione della clientela, come l’igiene e la sicurezza, è inoltre indispensabile prevedere la comunicazione degli alloggiati alla pubblica sicurezza, e, laddove presente, il pagamento dell’imposta di soggiorno. “É arrivato il tempo di porre fine a questa illegalità diffusa e tollerata – prosegue Biondi – le forze di polizia locali devono prendersi carico di far rispettare le regole, come è recentemente avvenuto nel Comune di Rapallo, dove la Polizia locale ha rilevato più di 250 case vacanze abusive. Federalberghi Riviera Jonica Messina è a favore di tutte le attività ricettive, alberghiere ed extraalberghiere, in quanto le rappresenta entrambe, ma purchè siano in regola. Chiunque desideri entrare nel mercato del turismo ricettivo deve rispettare le regole del gioco: stesso mercato stesse regole. Il rispetto di queste regole è onere delle forze di Polizia locale, con le quali Federalberghi è disponibile a collaborare ed a fornire tutti i dati necessari per porre fine a questo fenomeno di illegalità diffusa. A tal fine – conclude il presidente – Federalberghi ha monitorato le attività parallele che vendono camere sui principali portali on-line e mette gli elenchi nominativi a disposizione delle amministrazioni locali e delle autorità competenti territoriali”.