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I Conqueror, gli alfieri del prog rock made in Sicily
di Gianluca Santisi | 08/09/2016 | MUSICA
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I Conqueror nello spettacolo su De Andrè
Cinque album in studio prodotti e distribuiti da una delle maggiori etichette di settore, la Ma.Ra.Cash Records, un cd live (con dvd), più di vent'anni di carriera e uno zoccolo duro di fan dal Canada al Giappone. Dal 1994, anno della loro formazione, i Conqueror di strada ne hanno percorsa parecchia. La storica band prog rock, fondata nella riviera jonica messinese da Natale Russo (batteria) e Salvatore Chillemi (tastiere), negli anni ha cambiato più volte assetto ma lo spirito è rimasto sempre lo stesso. “Fare musica senza mai guardarsi indietro – spiega Russo – cercando di non ripeterci ed essere più variegati possibili. Il progressive è un genere che si presta molto ad essere “crossoverizzato” e non a caso il nostro album al quale sono più legato è “74 giorni”, con la sua miscela di prog classico, fusion, psichedelia e ambient”. L'attuale formazione dei Conqueror, oltre a Russo e Rigano, è composta da Sofia Ferraro (flauto, sax e cori), Enzo Carinci (basso) e Mario Pollino (chitarra). Prima di tornare in studio per la registrazione del nuovo disco, la band si è recentemente cimentata in un ambizioso progetto parallelo: “Conqueror suona De Andrè”, un percorso musicale sulle orme dello storico tour tenuto da Faber con la Pfm nel 1979. “Ci stimolava fare qualcosa di diverso – continua Russo -, misurarci con cover di alto livello. Abbiamo ripreso tutti gli arrangiamenti originale del '79, più altri pezzi di De Andrè che non erano stati rifatti con la Pfm”. Una scaletta che ripercorre i due live, con grandi classici come “Volta la carta”, “Il pescatore” e “Bocca di rosa”, ma anche cinque brani tratti da “La buona novella”, riproposti in forma di suite, e un paio di pezzi originali dei Conqueror. Sul palco, per l'occasione, anche Giovanni Alibrandi (al violino) e Luigi Taibbi (voce e chitarra), quest'ultimo in grado di restituire, con ottimi risultati, la voce dell'indimenticabile cantautore genovese. “Siamo andati a scavare nella storia cantautorale italiana – continua Natale Russo – omaggiando uno dei più grandi in assoluto. La scelta è caduta su De Andrè per evidenti ragioni stilistiche: la sua collaborazione con la Pfm e quindi gli arrangiamenti molto vicini al progressive rock”. Uno spettacolo che la band, dopo alcune date estive, porterà in tour anche il prossimo inverno, parallelamente all'attività “tradizionale”. “Il 18 settembre – conclude Russo – suoneremo a Lamezia Terme e poi torneremo in studio per lavorare ad alcuni pezzi che abbiamo scritto prima dell'estate. È probabile, inoltre, che entro la fine dell'anno ripubblicheremo il nostro secondo disco, “Storie fuori dal tempo”, che ormai è esaurito da tempo e ci viene continuamente richiesto”.
Con un nome scelto per omaggiare uno dei brani meno conosciuti dei Genesis, i Conqueror hanno attraversato gli anni Novanta alla ricerca di una precisa identità stilistica. Le composizioni si sono fatte via via sempre più elaborate, prediligendo, però, inizialmente le parti musicali a quelle vocali. La svolta è arrivata nel 2002 con l'ingresso di Simona Rigano, ancora oggi tastierista e voce, che ha dato alla band un'impronta più melodica. “L'arrivo di Simona – conferma Russo – ha reso la nostra proposta musicale più omogenea, con un cantato più vicino al pop che ha facilitato la partecipazione dell'ascoltatore”. La formazione siciliana si è fatta strada in Italia ma soprattutto all'estero. “Paradossalmente – spiega Russo – vendiamo di più fuori dai confini nazionali. Ricordo ancora un nostro concerto in Belgio di qualche anno fa, in un locale storico come lo “Spirit of 66” di Verviers. Alla fine dell'esibizione vendemmo tantissimi cd: tanta gente era venuta, anche da lontano, solo per vedere noi. Restammo sbalorditi”.
Simona Rigano
Natale Russo